Indietro
menu
Per la famiglia di Yosra e Sabri

Emergenza casa. ADL Cobas torna in presidio sotto l'assessorato

In foto: un presidio ADL in via Ducale
un presidio ADL in via Ducale
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 17 feb 2022 19:32 ~ ultimo agg. 18 feb 14:56
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Oggi pomeriggio ADL Cobas, come Sportello Casa, ha promosso un nuovo presidio in via Ducale all’Assessorato alle politiche sociali e abitative. Presenti anche alcuni nuovi nuclei famigliari sotto sfratto incontrati nei giorni scorsi presso lo Sportello. In particolare si è di nuovo sollecitata una soluzione per la situazione di Yosra, Sabri e dai loro figli che, dopo lo sfratto per morosità incolpevole subito il 2 febbraio scorso e la settimana trascorsa in auto, si trovano ancora in un albergo reperito da una delegata ADL Cobas.

“Una soluzione che non riteniamo tale né soddisfacente ed anche estremamente precaria, considerato l’avvicinarsi alla stagione estiva”. Per questo è stato chiesto un nuovo confronto con l’Assessore Gianfreda.

Problemi che riguardano tante situazioni. ADL Cobas parla di 88 altri nuclei famigliari sotto sfratto (con minori) nei prossimi mesi a Rimini e centinaia di persone in precarietà abitativa o senza un tetto: “Sono centinaia le persone in precarietà abitativa che vivono nel nostro territorio, in affittacamere e residence e che sistematicamente alla fine di marzo o aprile devono lasciare gli alloggi per fare spazio ai turisti. La stagione estiva ha solitamente inizio con le festività di Pasqua. Con l’aumento della povertà e della precarietà abitativa anche a causa della crisi sanitaria, negli ultimi anni sempre più spesso le stanze di hotel e residence si trasformano in un surrogato abitativo per chi non può permettersi di accedere al mercato immobiliare e degli affitti. E questa al momento è l’unica risposta che c’è per una famiglia, con una neo maggiorenne e un minore che ha subito la violenza di uno sfratto dopo due anni di pandemia, dove la casa è stato anche il luogo in cui siamo stati obbligati a vivere reclusi per settimane. Che ipocrisia!”.

Il presidio di oggi ha ottenuto come risultato un nuovo incontro fissato per la prossima settimana con l’Assessore poiché il confronto avuto oggi “oltre ad essere stato estremamente fugace, ha messo in luce la totale impreparazione dell’amministrazione nonché l’assenza di risposte politiche concrete”. Mentre era in corso il presidio, Sabri e un delegato si sono recati all’Ufficio casa per l’aggiornamento della situazione del nucleo in relazione alla graduatoria per gli alloggi ERP.

ADL sollecita risposte concrete per questa e le tante situazioni: “Vogliamo una casa per Yosra e la sua famiglia e risposte per tutte le famiglie sotto sfratto. Residence e alberghi non sono soluzioni! Basta foraggiare un’economia ricettiva, come quella turistica, che ha provocato il problema all’accesso alla casa per migliaia di persone nella nostra città.  Vogliamo poter accompagnare Yosra ed essere presenti ai colloqui con i servizi e le assistenti sociali anche in altre situazioni. Vogliamo contribuire a migliorare la qualità e la relazione fra le persone che vivono e incarnano, con la loro nuda vita, la condizione di non avere un tetto, e chi dovrebbe costruire intorno una rete solidale di supporto con risposte efficaci ed immediate, e non un percorso ad ostacoli che continua a riprodurre il circolo vizioso dell’indigenza, anziché bloccarlo. Senza interdipendenza non c’è cura possibile”.

ADL COBAS

Sportello casa per appuntamenti WhatsApp 320.1143966