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Cresce il risparmio

Credito. Calano prestiti alle imprese, aumentano quelli alle famiglie

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 25 feb 2022 15:20
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I dati provvisori della Banca d’Italia evidenziano, al 31 dicembre 2021, 8.694 milioni di euro i prestiti totali in provincia di Rimini: il 58,2% alle imprese, il 37,8% alle famiglie e il 3% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto a 12 mesi prima si registra un calo del 2,3% in controtendenza rispetto al +1,8% a livello regionale. Una diminuzione trainata dai prestiti alle imprese che hanno visto lievemente chiudersi i rubinetti del credito: -4,4% complessivo (-5,8% alle medio-grandi, -0,8% alle piccole). Il calo maggiore riguarda il manifatturiero (-8,6%) e il macrosettore dei servizi (-5,3%) mentre cresce lievemente quello verso le costruzioni (+0,4%). I prestiti alle famiglie segnano un incoraggiante + 2,9%.

Resta stabile il tasso di deterioramento del credito: l’1,5% nel quarto trimestre 2021, come nel 2020.

A fine 2021 il risparmio finanziario in provincia di Rimini si è attestato a 16.327 milioni di euro: il 69,7% è costituito dai depositi bancari, il restante 30,3% dai titoli a custodia. Rispetto al 31 dicembre 2020 la crescita è del 7,8% rispetto ad una media regionale del +6. Crescono sia i depositi (+8,2%) che gli investimenti in titoli (+7%). Questi ultimi si contraddistinguono per l’incremento del 16,6% di quelli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio, che rappresentano il 55,4% dei titoli in portafoglio. Male invece gli investimenti in titoli di Stato, che diminuiscono del 9,9%.

In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito dei provvedimenti per fronteggiare la crisi dovuta all’emergenza sanitaria, si è registrato un netto aumento delle domande pervenute, rispetto al periodo pre-covid. Tra il 21 marzo 2020 e il 21 febbraio 2022, sono state registrate in provincia 21.199 operazioni di finanziamento, di cui il 46,3% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 1.513 milioni di euro (71mila euro l’importo medio). Ne hanno beneficiato 61 imprese ogni 100 attive. Rispetto al 2020 si è però registrata una minore domanda di credito: 8.607 domande complessive, contro le 13.133 dell’anno in cui è scoppiata la pandemia (-34,5%).

Il monitoraggio sistematico del credito contribuisce in modo significativo a delineare il quadro complessivo e puntuale della situazione economica. Il rapporto tra imprese e banche è da sempre un elemento strategico per l’equilibrio e lo sviluppo del nostro sistema sociale ed economico e il tema del credito e dell’accesso al credito delle imprese costituisce da sempre una priorità tra le linee di azione della Camera di commercio della Romagna – dichiara Alberto Zambianchi, presidente dell’Ente. Per le imprese, soprattutto per quelle di piccole dimensioni e meno strutturate, la disponibilità di adeguate risorse finanziarie, per esigenze di liquidità e per gli investimenti, è di fondamentale importanza, sia per il superamento della crisi, sia per lo sviluppo della propria competitività. Così come le attività produttive rappresentano i ‘polmoni’ dell’economia, l’intermediazione finanziaria è il ‘cuore’ che pompa il sangue agli organi vitali. Anche per quest’anno, la Camera ha, pertanto, inserito tra le proprie priorità il supporto al ‘credito garantito’, per il quale nei cinque anni di mandato, ha stanziato una somma complessiva di euro 4.227.000 euro, per la concessione di contributi a fondo perduto diretti alle imprese per finanziamenti garantiti dalle Cooperative di garanzia Fidi e per il sostegno ai Confidi stessi. Non si sono mai interrotte, inoltre, le attività per la diffusione della cultura della finanza d’impresa, soprattutto a beneficio delle più piccole”.