Indietro
menu
"nessuno si senta vittima"

Tornano le manifestazioni no vax. Gianfreda: che libertà è?

In foto: l'assessore Kristian Gianfreda
l'assessore Kristian Gianfreda
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 7 gen 2022 12:01 ~ ultimo agg. 14:21
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Ripartono le proteste dei no vax in tutta Italia. Domani in molti torneranno in piazza. A Rimini si ritroveranno all’arco d’Augusto (le altre aree del centro storico sono interdette a questo tipo di manifestazioni). Per l’assessore alla salute del comune Kristian Gianfreda l’occasione per provare a mettere in fila alcuni dati e alcune riflessioni. Le diverse posizioni su vaccini e gestione del’emergenza stanno portando a spaccature, spesso scontri insanabili nelle famiglie, tra gli amici, tra colleghi di lavoro: “I no vax protestano perché sostanzialmente gli viene ‘tolto il diritto’ di decidere se e come curarsi. La pandemia ha cambiato e sta cambiando parecchie cose, e non per forza solo l’ingresso ad un negozio o in teatro. Tra le tante cose, sta creando una ormai purtroppo cementata contrapposizione permanente che divide. Una contrapposizione che nei fatti è alimentata più da argomentazioni ‘di fede’ piuttosto che scientifiche o razionali. Tant’è che spesso non se ne parla più; solo tra appartenenti alla stessa tesi si affondano i colpi, senza pietà”.

L’esempio portato da Gianfreda sono i commenti sui social seguiti alla notizia della morte di un giovane cameriere a Riccione: “porta a chiedersi in quale abisso stia precipitando il mondo. Mi risulta incomprensibile e abnorme, in particolare, chi fa questo per principio o per presunta libertà”.

Ma di che libertà si sta parlando chiede in modo provocatorio l’assessore che porta come risposta i numeri di ospedalizzazione e decessi: “La libertà di far diventare l’ospedale un teatro di guerra? Di assalire o insultare medici, infermieri, personal? La realtà dei fatti e dei dati ci porta a considerare la campagna vaccinale un deterrente fondamentale: tasso di ricoveri 2 volte inferiore e mortalità 5 volte inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel nostro territorio. Otto persone su 10 in terapia intensiva non sono vaccinate, i ricoveri sono in aumento in maniera proporzionale ai contagi, che viaggiano 5 volte più veloce tra i non vaccinati. Cosa sarebbe successo oggi se avessimo ascoltato le teorie della libertà vaccinale? Di chi ci dobbiamo fidare di fronte ad un virus, ancora per molti aspetti sconosciuto, che questa mattina alle 8.00 produce 133 ricoverati solo nella provincia di Rimini e ha fatto più di 138.000 morti solo in Italia?”

L’amara ma netta conclusione: “Lo so: con il ragionamento non se ne esce, le proteste (sparute per fortuna) continueranno. In ogni caso sia chiaro: stiamo combattendo contro un virus, non contro un amico o un conoscente. Nessun no vax si senta vittima.