Indietro
menu
I vecchi Problemi strutturali

Cooperative sociali. L’allarme della FP Cisl: lavoratori allo stremo

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 13 Gen 2022 12:47 ~ ultimo agg. 13:33
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.234
“Anche i lavoratori delle cooperative sociali sono, da inizio pandemia, in prima linea nella lotta al covid e subiscono anche loro forti ripercussioni nella gestione della pandemia, ma tutto ha un limite”. Lo afferma Salvatore Coppola della CISL Funzione Pubblica di Rimini.
“Da tanti mesi ormai stiamo subendo turni massacranti, continui doppi turni, richiami dalle ferie, a causa della mancanza di personale qualificato. Ma la pandemia – sottolinea Coppola- ha solo creato alibi a quelli che sono ormai problemi strutturali sul territorio riminese, che noi come CISL denunciamo quotidianamente: mancanza di assunzioni di personale qualificato e scarsa formazione”.

Salvatore Coppola

Le cooperative sociali sono presenti nella CRA, RSA, centri diurni e nel SAD (servizio domiciliare), gestendo migliaia di lavoratori impegnati in queste strutture accreditate. Ma in molte occasioni, lamenta Coppola, ” constatiamo problemi nell’applicazione delle corrette qualifiche professionali. Da tempo come CISL FP stiamo facendo segnalazioni sull’assegnazione dei turni, le qualifiche del personale e l’insopportabile condizione dei lavoratori delle cooperative a Rimini, sia ad AUSL Romagna che ai Comuni.  Il personale delle cooperative sociali riminesi è allo stremo, dovendo fornire lo stesso numero di ore ma con meno personale, questo certamente a discapito della qualità del lavoro”.

“Fare doppi turni, essere richiamati dalle ferie e dover gestire quotidianamente situazioni emergenziali, crea non solo problemi organizzativi ma soprattutto di burnout lavorativo, che è doppiamente pericoloso quando si parla di lavoratori che operano in strutture come CRA e RSA. I lavoratori devono essere nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro al massimo della propria professionalità e capacità”.
La CISL FP riminese chiede ad AUSL e Comuni “di farsi parte attiva nell’individuazione di soluzioni, rispondendo nei fatti alle tante problematiche, anche da noi segnalate.  Questo affinché le risorse pubbliche, che ricevono le strutture convenzionate, possano essere gestite in maniera efficace ed efficiente, fornendo un servizio di qualità e dando agli operatori un lavoro che sia in sicurezza e  qualificante”.
Altre notizie
di Lamberto Abbati