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Fotografia 2021

A Rimini mai così pochi nati dal 1935 ma calano i decessi dopo il picco 2020

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 25 gen 2022 12:50 ~ ultimo agg. 26 gen 12:21
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Al 31 dicembre 2021 sono 150.195 gli abitanti del comune di Rimini, in lieve calo rispetto al 2020 (-0,3%). E’ dal 2018 che la città ha superato la soglia dei 150mila. Il quartiere più popoloso si conferma il 5 con 33.238 residenti. L’età media della popolazione è di 46,23 anni, due rispetto a dieci anni fa. Nel comune, risiedono 197 persone con più di 65 anni ogni 100 riminesi under 14. 57 gli ultracentenari, 51 donne e 6 uomini. La più longeva una donna di 107 anni. Nota dolente, le nascite. Nel 2021 sono state 925 (97 in meno del 2020). Si tratta del valore più basso dal 1935. In precedenza si scese sono quota mille solo nel 1987 (963 i nati). Dieci anni fa, nel 2011, le nascite furono 1.280. Positiva invece l’inversione di tendenza dei decessi, dopo un 2020 su cui si sono fatti sentire drammaticamente gli effetti della pandemia: sono stati 1.714, il 12% in meno rispetto all’anno precedente quando i morti furono 1951. Un dato che indica una ripresa verso valori in linea con l’andamento statistico “ordinario”. Nel 2021 infatti il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) resta negativo, ma in rialzo rispetto al 2020: -789 rispetto al -929 del 2020.

Movimenti migratori  

Positivo il saldo migratorio (+302 unità), ma calo rispetto al 2020, quando era di 774 unità (-61%). Diminuiscono infatti le persone che hanno spostato la propria residenza nel Comune di Rimini, dai 3.924 del 2020 ai 3.709 del 2021 (-5,47%) e allo stesso tempo sono in aumento le persone che lasciano Rimini, da 3.150 a 3.407 (+8,15%). La maggioranza di coloro che hanno preso la residenza a Rimini, è fatta di cittadini italiani (2.412): in pratica 13 su 20 immigrati, di cui 102 che rientrano dall’estero per ristabilirsi a Rimini. Sono 31 i cittadini provenienti dalla Repubblica di San Marino. Gli immigrati con cittadinanza straniera sono 1.294, il 35% degli ingressi totali.  Solo un quinto dell’immigrazione arriva dall’estero: 4 nuovi residenti su 5 provengono quindi da altri comuni italiani, in particolare dalla nostra stessa provincia con 989 arrivi (26,66%) e 546 dalla nostra Regione. I principali comuni di provenienza all’interno della Provincia sono Santarcangelo (212), Riccione (167), Coriano (149).

Le emigrazioni totali sono 3.150: la destinazione prevalente (71,5%) rimane l’Italia con 2.437 uscite (+46), in calo le emigrazioni verso l’Unione Europea (174, -41) e verso destinazioni extra UE (268, -72). Si rileva un aumento delle emigrazioni verso San Marino con 80 unità (+29) mentre sono più che dimezzate quelle verso il Regno Unito, 59 (-69), così come sono in netto calo quelle verso la Francia con 14 (- 29 rispetto al 2020). Sul totale delle emigrazioni, i cittadini italiani in uscita sono 2.324, di cui 1.970 si spostano principalmente verso mete italiane e 71 verso San Marino. I cambi di indirizzo avvenuti all’interno del territorio comunale, che registrano il livello di mobilità cittadina, sono pari a 5.460 mentre sono 59.157 (quasi il 40%) i cittadini che risiedono a Rimini costantemente sin dalla nascita.

 Popolazione straniera in calo  

Cala la popolazione straniera, che al 31 dicembre 2021 contava 19.985 residenti (-295 unità rispetto al 2020) e che rappresenta il 13,26% della popolazione totale di Rimini. La percentuale di minori stranieri è del 14,51% sul totale della fascia d’età (3.233), mentre le donne sono la maggioranza (11.221 contro 8.764 uomini). Gli stranieri contribuiscono per un 17,4% alla natalità del comune. Il rapporto è di circa 2 stranieri residenti ogni 15 residenti totali e di circa 2 nascite di stranieri per ogni 11 nascite complessive.  Sono invece 2.704 gli stranieri residenti nati in Italia, di cui 226 maggiorenni e 2.478 minorenni.

Aumentano le famiglie, la maggioranza è formata da un solo componente  

In aumento il numero delle famiglie: sono 68.009, con un incremento di 418 nuclei rispetto al 2020 e di 5.068 nuclei rispetto a dieci anni fa. Segno più per tutti gli indicatori: crescono le famiglie italiane (57.568 nuclei +266), le famiglie di cittadini stranieri (6.948, +73),  le famiglie con cittadinanza mista italiana e straniera (3.493, +79). Da segnalare la presenza di numerose coabitazioni tra famiglie, con 10.321 nuclei (il 15% del totale) coinvolti in residenze multiple nello stesso alloggio. La maggioranza delle famiglie (38%) è composta da una singola persona, in aumento di 522 unità rispetto al 2020, con prevalenza della componente femminile (14.646 unità contro le 11.214 maschili), legato alla maggiore longevità delle donne rispetto agli uomini. La circoscrizione che vede una maggior presenza di famiglie unipersonali over 65 è il quartiere 5, ma, in termini relativi, la concentrazione percentuale maggiore si trova nel quartiere 1.

Crescono i matrimoni  

Dopo la battuta d’arresto causa pandemia, sono riprese le celebrazioni dei matrimoni: nel 2021 i riti sono stati 391 (+128), di cui 246 (+56) quelli civili e 145 (+72) quelli religiosi. Sessanta i matrimoni celebrati a Rimini con sposi non residenti. Si abbassa l’età media di chi decide di convolare a nozze: 37,92 anni (-1,58) per la sposa, 41,34 (-2,23) per lo sposo, mentre è di 29,97 la durata media in anni dei matrimoni in corso.

E i nomi più diffusi tra i nuovi nati? Nel 2021 vincono Sofia e Leonardo.    

Il commento 

Più matrimoni e meno morti. Anche nella nostra città – è il commento dell’assessora alla Statistica Anna Montini – i dati sui decessi del 2021 mostrano un netto miglioramento rispetto alla situazione del 2020, anno tristemente caratterizzato dalla prima e dalla seconda ondata pandemica da Covid-19. Diminuiscono nettamente, infatti, le persone decedute nelle fasce di età più colpite dal virus – 60-69, 70-79, 80-89 e 90-99 anni – rispetto all’anno precedente, e tornano quasi in linea con l’andamento pre-pandemico rilevato dalla media 2015-2019. Un chiaro segnale che i vaccini e le modalità di cura hanno portato risultati più che efficaci nella comunità. La pandemia lascia però qualche altro effetto nella contabilità demografica: mai così basso è stato il numero dei nuovi nati dal dopoguerra ad oggi, chiaro segnale della preoccupazione delle nostre coppie ma, al contempo, rifiorisce, crescendo notevolmente rispetto all’anno precedente, il numero dei matrimoni celebrati nel 2021 accompagnato positivamente dalle riprese possibilità di festeggiare gli eventi con famiglia ed amici. Finalmente si riparte.