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il bilancio della questura

Sequestro di droga record e l'arresto dei due efferati accoltellatori: il 2021 della polizia

In foto: l'arresto di Somane Duula, 26enne somalo (foto Migliorini)
l'arresto di Somane Duula, 26enne somalo (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 30 dic 2021 19:37
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262 arresti e 1.527 denunce. Un anno intenso per i poliziotti della questura di Rimini, impegnati come sempre su più fronti. Un anno segnato da due aggressioni feroci, risolte brillantemente dalla Squadra mobile di Rimini, diretta dal vice questore aggiunto Mattia Falso. La prima, avvenuta l’11 settembre, per mano del somalo Somane Duula, che prima ha ferito due controllori del bus sulla linea 11 e poi ha accoltellato alla gola il piccolo Tamim, il bimbo bengalese di 6 anni a passeggio con la madre a Bellariva. La seconda, consumatasi la sera del 21 novembre in piazzale Cesare Battisti, alla pensilina del bus. Dopo un mese di indagini serrate, il 23 dicembre ecco la svolta con l’arresto del filippino Antonio Rapisura, l’assassino del connazionale Galileo Landicho, ucciso per gelosia.

Il questore De Cicco e il capo della Mobile Falso

Spicca poi in questo 2021 il sequestro record, operato sempre dalla Mobile, di otto quintali tra hashish e marijuana. Un’operazione durata mesi che ha visto finire in manette, in due momenti distinti, sette cittadini albanesi. La Divisione Anticrimine, in collaborazione con quella Amministrativa, ha emesso 232 fogli di via dalla provincia di Rimini, 14 provvedimenti di Daspo urbano, 4 di sorveglianza speciale e 24 ammonimenti per stalking.

Grande attenzione anche sul fronte dei controlli in tema di ordine pubblico e di rispetto della normativa anti-Covid: 11 in totale i provvedimenti di chiusura da parte del questore Francesco De Cicco in base all’articolo 100 del Tulps, che hanno riguardato per lo più hotel e pubblici esercizi, e 28 quelli per violazione della normativa anticontagio, indirizzati soprattutto alle discoteche. Fondamentali, infine, l’attività della Digos, che ha monitorato con grande attenzione le manifestazioni in piazza legate in particolare alla pandemia e ai provvedimenti del Governo in tema di green pass, e il lavoro nell’ombra della polizia Postale.