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polo di ricerche

Pd su ex colonia Bertazzoni. Asta mossa scontata, si poteva riqualificare

In foto: la colonia Bertazzoni
la colonia Bertazzoni
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 28 dic 2021 15:11
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La mossa più scontata che l’amministrazione comunale potesse mettere in atto per dismettere un bene pubblico“. Il Pd di Riccione bolla così la scelta fatta dall’amministrazione di mettere all’asta l’ex colonia Bertazzoni.  Secondo il Partito Democratico sarebbe stato meglio riqualificarla mantenendone la vocazione pubblica,  approfittando anche dei fondi che arriveranno dall’Europa. “Non si contesta la dismissione di un bene in quanto tale, ma il fatto di perseguirla oggi, in un periodo storico in cui le risorse per rigenerare il patrimonio immobiliare sono ingenti, grazie al Next Generation UE“.
Il partito ricorda come siano già tante le colonie in vendita “con scarsi risultati” tra Riccione e Rimini e la difficoltà di poterle vedere in futuro trasformate in strutture turistico ricettive così come previsto dalla normativa riguardante i condhotel, “che rimane valida, ma che non riteniamo opportuna nel caso in questione” commenta il PD.
Contestato anche il prezzo a base d’asta di 9 milioni: “produrrà quasi certamente un’asta deserta, cosa che poi porterà l’amministrazione alla facoltà di fare una trattativa privata ad un prezzo nettamente inferiore. Il caso della ex sede della Cgil ha fatto scuola da questo punto di vista”.
Il Pd, vedrebbe invece nello stabile riqualificato “un polo di eccellenza per quanto riguarda tutto ciò che concerne ricerche e attività che riguardano l’ambiente, il mare e la qualità delle acque. A cominciare dal mantenimento di uno spazio consono per la Fondazione Cetacea. Ma questo solo per fare un esempio in linea con le mission previste nel PNRR. Crediamo quindi che l’operazione riguardante la Bertazzoni sia espressione di una visione miope della gestione dei gioielli di famiglia. Un ulteriore tentativo di mettere nel piano degli investimenti una voce di entrata che non ammonterà mai a quei 9 milioni previsti e che servirà unicamente a finanziare (virtualmente) l’ennesimo libro dei sogni dell’attuale amministrazione comunale“.