Marcia della Pace. Cattolici, musulmani e buddisti insieme


Anche quest’anno il 1 gennaio si terrà a Rimini la Marcia della Pace. Da cinque anni l’appuntamento è promosso dalla Diocesi di Rimini, (in particolare l’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro), con il patrocinio del Comune di Rimini. Il titolo di quest’anno sarà: Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni. Quest’anno la marcia avrà due connotazioni specifiche. La prima è di carattere interreligioso, la seconda di rapporto con l’amministrazione pubblica comunale.
Le nuove disposizione anti Covid hanno costretto gli organizzatori a modificare il programma, che quindi non si svilupperà lungo i viali della città, senza però rinunciare allo spirito della Marcia: “La pace – dicono gli organizzatori – va costruita ogni giorno, è un atto artigianale. Deve guardare il mondo e agire localmente”.
Il primo momento, alle 17, è in programma sul sagrato della Basilica Cattedrale di Rimini ed avrà una connotazione interreligiosa, organizzato insieme al gruppo PSM (Partecipazione e Spiritualità Musulmana) e al gruppo Buddista Associazione Zen Rimini. I rappresentanti delle tre religioni firmeranno un documento (frutto di un lavoro preparatorio), in cui tutte e tre prendono impegni per e a favore della pace. Il documento sarà successivamente consegnato nelle mani di un rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Rimini, alla quale sono chiesti tre impegni sullo stesso tema. Alcuni canti accompagneranno il gesto.
Alle 17,30, per chi lo desidera, la Marcia si conclude con la s. Messa in Basilica Cattedrale nella solennità di Maria Madre della Chiesa. Presieduta dal Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, avrà l’accompagnamento di canti, con varie intenzioni sul tema della pace affidate ai diversi movimenti e associazioni laicali alla Preghiera dei fedeli.