Indietro
menu
'Spiazzato e confuso'

Indino (Silb) su obbligo di tampone per tutti: incentivo a feste abusive

In foto: Gianni Indino
Gianni Indino
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 dic 2021 11:52 ~ ultimo agg. 11:59
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Un rischioso incentivo alle feste abusive. Gianni Indino, presidente del SILB-Fipe dell’Emilia Romagna, commenta la prospettiva dell’introduzione di un tampone obbligatorio per frequentare i locali da ballo, anche per chi è in possesso di green pass rafforzato. “Significherebbe dare avvio ad una deregulation totale facendo dilagare l’abusivismo. Sono certo che la maggior parte dei ragazzi non accetterà di spendere ulteriori soldi per il tampone in aggiunta al vaccino a cui si è sottoposto con la sicurezza di poter tornare a vivere la socialità. Questo eventuale nuovo obbligo rischia di far diventare ingestibile il problema delle feste abusive anche dove prima il problema era marginale”.

Il SILB riferisce che in tutta l’Emilia Romagna si stanno organizzando party abusivi per le prossime festività, e già alcuni sono stati segnalati agli organi competenti. “Il rischio è che il fenomeno possa diventare di proporzioni inaspettate, aumentando i pericoli per la situazione sanitaria e le difficoltà delle forze dell’ordine ad intervenire. In questi giorni abbiamo provveduto anche a segnalare ai Comuni le feste organizzate da alcuni locali che non hanno autorizzazioni, affinché si adoperino per fermare sul nascere questa eventualità. Ora più che mai non possiamo permetterci un ulteriore colpo mortale al settore”.

“Per noi – prosegue Indino – le festività di Natale e di Capodanno rappresentano uno dei momenti più importanti dell’anno e se saremo costretti ad ulteriori restrizioni molti decideranno di non aprire. Peccato che siano già stati versati gli acconti per gli spettacoli, si sia già ingaggiato il personale e fatto scorte di prodotti. Chi ci rimborserà? Ma soprattutto, come si possono lenire le difficoltà economiche e morali che il settore sta subendo ormai da anni? Dall’inizio della pandemia non abbiamo mai avuto un giorno di respiro, con una spada di Damocle sempre sopra le nostre teste e l’obiettivo puntato sui nostri comportamenti, amplificando le storie dei pochi che non si comportano bene per criminalizzare l’intero settore. Una pratica che non è più sostenibile”.

Il SILB, a livello nazionale, si è già attivato contattando direttamente i rappresentanti del governo e della politica, “affinché intervengano per evitare questo provvedimento iniquo e irrispettoso nei confronti di chi ha sempre seguito con attenzione e scrupolo le indicazioni del governo per il contenimento della pandemia. Pensavamo erroneamente che la terza dose di vaccino ci avesse dato serenità, che il Super Green Pass fosse uno strumento per convincere anche gli irriducibili a vaccinarsi, ma questo non è accaduto. Anzi, oggi ci ritroviamo davanti l’eventualità di doverci sottoporre a tampone per entrare in discoteca anche se siamo vaccinati”.

“Sono spiazzato e confuso – conclude Indino -1 Sarebbe ora che venissero date quelle informazioni che il Paese aspetta e che siano chiare, nette ed esaustive”.