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Triennio di investimenti

3,6 miliardi per la mobilità sostenibile in regione. C'è anche il Metromare

In foto: I mezzi elettrici del Metromare
I mezzi elettrici del Metromare
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 9 minuti
mar 14 dic 2021 11:23 ~ ultimo agg. 16:47
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Ci sono anche il Trasporto Rapido Costiero e la velocizzazione della linea ferroviaria Bologna – Rimini – Bari/Lecce tra i progetti di mobilità sostenibile che vedranno nel prossimo triennio investimenti da 3,6 miliardi in tutta l’Emilia Romagna. Il quadro d’insieme è stato agli Stati generali della mobilità sostenibile, organizzati dalla Regione. Presente anche il ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini.

Per quanto riguarda il Metromare si ricorda come, dopo l’avvio della prima tratta tra la stazione di Rimini e quella di Riccione (costata 92 milioni di euro), sia già arrivato il finanziamento statale da 48,98 milioni per la tratta tra la stazione riminese e la Fiera. Il terzo step è invece quello tra Riccione e Cattolica. L’obiettivo strategico della Regione è quello di dotare progressivamente l’intera dorsale della costa di un Trasporto Rapido Costiero, da Cattolica a Comacchio, in connessione con la rete della mobilità regionale e nazionale. Va in questa direzione anche il Protocollo d’intesa sottoscritto il 3 agosto 2020 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, RFI e Regione per il potenziamento del collegamento ferroviario Ravenna–Rimini: gli investimenti sono valutati in 105 mln per l’infrastruttura, da imputare al contratto di programma RFI, oltre alle risorse per la soppressione dei passaggi a livello della linea da attuarsi per step (100 milioni per il primo, a valere sulla nuova programmazione FSC 2021-2027).

Per quanto riguarda invece i trasporti ferroviari nazionali, RFI metterà sul piatto 140 milioni di euro per la velocizzazione della linea Bologna – Rimini – Bari/Lecce. 

Complessivamente il progetto della Regione prevede tre assi strategici di intervento: trasporto pubblico, mobilità pulita e ciclopedonale, logistica e merci su ferro. E quindi, completamento del ricambio del parco mezzi circolante, con treni e autobus ecologici; elettrificazione delle linee ferroviarie, stazioni rinnovate, più accessibili e tecnologiche, per una offerta ferroviaria regionale a zero emissioni entro il 2023; trasporto merci su ferro e cluster intermodale per togliere sempre più camion dalle strade (almeno 50mila mezzi pesanti). E ancora, sviluppo del trasporto rapido costiero, mille chilometri in più di piste ciclabili entro il 2030, mobilità elettrica, incentivi per pendolari ed estensione degli abbonamenti gratuiti per gli studenti per rendere attrattivo al massimo il trasporto pubblico locale, con particolare attenzione a chi vive nelle aree interne e nelle zone di montagna. Progetti che riguardano tutti i territori, cercando la massima condivisione nelle comunità locali.

. In sintesi, ecco quanto prevede il documento sulla programmazione 2022-2025 per la mobilità sostenibile in Emilia-Romagna, definito dalla Giunta regionale.

Trasporto ferroviario nazionale
I principali investimenti di RFI sulla rete nazionale nel territorio regionale sono:
1) velocizzazione della linea Bologna – Rimini – Bari/Lecce (140 mln);
2) Linea Pontremolese, parte del corridoio europeo Tirreno-Brennero (TiBRE), funzionale a connettere il porto di La Spezia con il Brennero e quindi l’Europa centrale. Sono finanziati gli interventi di raddoppio selettivo, di potenziamento delle stazioni della linea Parma-La Spezia e il completamento del progetto di raddoppio ferroviario della tratta Parma-Vicofertile (260 mln);
3) Collegamento ferroviario al Porto di Ravenna, il terzo in Italia per traffico merci (47,7 mln);
4) realizzazione Bretella ferroviaria Dinazzano-Marzaglia, i due scali merci al servizio del distretto industriale ceramico e in prospettiva anche per altri come meccanica, Motor Valley, biomedicale. Ciò permetterà inoltre di liberare la linea Reggio Emilia – Sassuolo dal traffico merci a favore di quello passeggeri.

Rete ferroviaria regionale
Nel prossimo triennio, oltre ai 185 milioni di euro già finanziati, si prevede l’attivazione di risorse regionali per ulteriori 60 milioni. Gli investimenti riguarderanno principalmente l’elettrificazione, il potenziamento e la messa in sicurezza delle linee regionali, il potenziamento del parco rotabile, per un totale di 245 milioni.
In particolare:
1) completamento entro il 2021 su tutta la rete regionale dell’installazione del Sistema di Controllo Marcia Treno (77 mln);
2) elettrificazione della rete regionale per renderla completamente a zero emissioni (129 mln per l’elettrificazione dell’infrastruttura e 78 mln per l’acquisto del nuovo materiale rotabile elettrico);
3) interventi di ricucitura urbana, a partire dall’interramento della ferrovia Ferrara-Ravenna e Ferrara-Codigoro (oltre 120 mln). L’intervento è anche parte di un progetto finalizzato ad unire la linea Ravenna-Ferrara con la linea Ferrara-Poggio Rusco, ovvero il collegamento tra il porto di Ravenna con la linea ferroviaria diretta al Brennero, un itinerario dalle forti potenzialità in termini di trasferimento sul ferro delle merci;
4) soppressione dei passaggi a livello (oltre 55 mln).

Rinnovo del materiale rotabile ferroviario
Già oggi l’impegno della Regione ha consentito il totale rinnovo della flotta dei treni per i servizi ferroviari regionali e locali, facendo della flotta dell’Emilia-Romagna quella più giovane in Italia, con un investimento di 1 miliardo di euro. Ai 250 mln di materiale rotabile messo a disposizione al gestore del nuovo contratto di servizio (carrozze Vivalto, Pesa, ETR 350) si aggiungono i 750 mln per 86 nuovi treni elettrici ad alta e media capacità, ad alta efficienza energetica, ridotto impatto ambientale e con allestimenti ad alta accessibilità per persone a ridotta mobilità e per biciclette a seguito; l’investimento è previsto all’interno vigente contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario regionale. Oltre a questi treni, con un contributo statale di 41,74 mln, la Regione entro il 2022 implementerà ulteriormente la flotta con l’acquisto di altri 4 treni Rock a 6 casse. A seguito del completamento dell’elettrificazione delle linee regionali, verranno sostituiti anche gli attuali treni diesel, con un investimento totale di 78 mln per l’acquisto di 12 rotabili elettrici, consentendo di ottenere al 2023 la completa offerta di servizio ferroviario regionale a zero emissioni.

Servizio Ferroviario Metropolitano e trasporto rapido di costa
Gli interventi previsti:
1) Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese: il Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario regionale prevede 18,5 milioni di treni/km anno, con un impegno pari a 161 mln/anno; in questo ambito il SFM attualmente sviluppa circa 6,3 milioni di treni/km pari al 34% del totale, con costo di 62 mln €, assorbendo il 39% del totale regionale.
2) “Progetto Integrato Mobilità bolognese” (P.I.M.BO.), ammesso a finanziamento statale, prevede interventi di completamento delle stazioni e fermate del SFM, della loro accessibilità e riconoscibilità, interventi di filoviarizzazione delle linee portanti del TPL bolognese (compreso il materiale rotabile), oltre all’interramento della tratta urbana della linea SFM2 Bologna-Portomaggiore (lotto 2), consentendo la soppressione di passaggi a livello fortemente impattanti sul territorio urbano di Bologna. Complessivamente, per il primo lotto di PIMBO sono previste risorse per 197,9 mln. Il secondo lotto del progetto riguarda la tratta urbana della linea ferroviaria SFM2 Bologna-Portomaggiore, per la quale è in fase di chiusura il progetto per il prolungamento dell’interramento (57,37 mln). Sono inoltre in corso incontri con RFI e la Città Metropolitana al fine di condividere i possibili scenari attuativi della riattivazione dei binari dall’11 al 15 nella Stazione Centrale di Bologna.
3) Quadruplicamento Bologna-Castel Bolognese, tratto caratterizzato da elevati livelli di saturazione. La Regione ha chiesto a RFI di inserire gli interventi nel Contratto di Programma finanziabili e oggetto di studi di fattibilità e progettazioni, al fine di potenziare e regolarizzare nel cadenzamento i servizi regionali e metropolitani ed RFI ha avviato uno studio di fattibilità tecnico-economica.
4) Tram Bologna. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana di Bologna prevede la realizzazione di una rete tramviaria costituita da 4 linee. Il progetto costituisce anche un’occasione fondamentale di rigenerazione urbana, di coesione territoriale per le comunità delle periferie urbane. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzia l’investimento delle prime due linee del tram per oltre 731 mln di euro.
5) Trasporto Rapido Costiero. Nella sua definizione di sistema di trasporto di massa nell’area metropolitana della Costa emiliano-romagnola, rientra nel primo Programma delle opere strategiche individuate con delibera CIPE 21/12/2001 n. 121. In particolare, il progetto denominato Trasporto Rapido Costiero (TRC), prevede la realizzazione di tre tratte, previste nel seguente ordine: Rimini Stazione FS-Riccione Stazione FS; Rimini Stazione FS-Fiera di Rimini; Riccione Stazione FS-Cattolica. A queste tratte si aggiunge la componente ferroviaria del trasporto rapido costiero sulla linea Ravenna-Rimini, opportunamente potenziata e ristrutturata. Il progetto della 1^ tratta, per un costo di 92 mln, è stato finanziato con risorse statali, regionali e degli Enti locali. I mezzi utilizzati per il servizio, denominato “Metromare”, sono ora a trazione esclusivamente elettrica. E’ già assegnato anche il finanziamento della seconda tratta, per 48,98 mln a carico dello Stato. L’obiettivo strategico della Regione è quello di dotare progressivamente l’intera dorsale della costa di un Trasporto Rapido Costiero, da Cattolica a Comacchio, in connessione con la rete della mobilità regionale e nazionale. Va in questa direzione anche il Protocollo d’intesa sottoscritto il 3 agosto 2020 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, RFI e Regione per il potenziamento del collegamento ferroviario Ravenna–Rimini: gli investimenti sono valutati in 105 mln per l’infrastruttura, da imputare al contratto di programma RFI, oltre a risorse per la soppressione dei passaggi a livello della linea, in funzione di un’attuazione per fasi, pari a circa 100 mln per la prima, a valere sulla nuova programmazione FSC 2021-2027.

Trasporto pubblico locale su gomma urbano ed extraurbano
Si parte dal completamento del nuovo sistema tariffario integrato:
1) “Mimuovoancheincittà”: dal 2018 gli abbonati al servizio ferroviario regionale non pagano il bus urbano nelle città con più di origine e/o destinazione con più di 50mila abitanti (capoluoghi di provincia più Carpi, Imola e Faenza: si tratta di circa 55mila persone con un risparmio variabile tra 150 e 300 euro annui. Stanziamento regionale: 6 mln annui.
2) “Grande!” e “Saltasu”: bus e treni regionali gratuiti nel tragitto casa-scuola per gli studenti under 14 senza alcun limite e fino agli under 19 con Isee familiare fino a 30mila euro. In totale, oltre 200mila beneficiari a oggi. Stanziamento regionale: 24 mln annui. L’obiettivo è estendere ulteriormente il progetto, avendo attenzione a creare condizioni di equità per tutti gli studenti, con particolare attenzione alla montagna, alle aree interne e più in generale alle aree svantaggiate e più periferiche.
3) Rinnovo parco automezzi. L’obiettivo dell’acquisto di 600 nuovi autobus (circa il 20% della flotta regionale) è già stato raggiunto e la Regione, in linea con la nuova programmazione, sta promuovendo ora un nuovo importante piano di acquisto mezzi. Complessivamente, le risorse a disposizione dell’Emilia-Romagna per il rinnovo del parco autobus sono pari a 483,8 mln nel periodo fino al 2033: permetteranno un ammodernamento stimato in altri 2000 nuovi mezzi, pari ad oltre il 60% dell’attuale flotta circolante. Si tratta di fondi ministeriali per le Regioni del Bacino Padano e in parte dal fondo complementare del PNRR: la quota di cofinanziamento della Regione sarà di 242,22 mln nelle annualità fino al 2033.

Mobilità ciclistica
La strategia della Regione punta a realizzare 1.000 nuovi chilometri di piste ciclabili nei prossimi dieci anni, con i seguenti obiettivi: raddoppio della percentuale di spostamenti in bici e a piedi sul territorio, arrivando a una media regionale del 20% rispetto all’attuale 10% (già ora il doppio della media nazionale); riduzione del tasso di motorizzazione, con particolare riferimento ai veicoli a combustione; nuovi collegamenti tra le piste esistenti, maggiore integrazione treno-bici, anche grazie al recupero di stazioni ferroviarie e case cantoniere trasformandole in strutture per servizi. Gli interventi per la promozione e lo sviluppo della mobilità ciclabile già in corso di attuazione rispetto al triennio 2018-2020 sono oltre 130, per un totale di 250 km di piste ciclabili, con un contributo regionale di oltre 40 mln su spesa complessiva di oltre 60 mln.
La strategia regionale per lo sviluppo della ciclabilità si sviluppa in 2 ambiti principali:
1) promozione della ciclabilità urbana, azioni per migliorare la qualità dell’aria – Bike to Work 2021-23: circolazione ciclistica, incentivare i trasferimenti casa-lavoro e casa-scuola, cicloturismo, favorire l’avvicinamento dei cittadini a scelte di mobilità consapevoli, disincentivazione all’uso del mezzo privato, interscambio bici con il sistema ferroviario. Su questi interventi, fondi ai Comuni: quelli con popolazione inferiore a 50.000 abitanti, nelle zone territoriali Pianura Ovest e Pianura Est interessate all‘infrazione europea per il superamento del valore limite giornaliero di PM10, e nell’agglomerato di Bologna (10 mln per 194 Comuni ai quali si aggiunge un ulteriore contributo di 9,8 mln per i 13 comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti). Per i comuni superiori ai 50.000 abitanti è prevista la possibilità di richiedere fino al 20% delle risorse in spesa corrente per erogare incentivi chilometrici e/o per la riduzione del costo dell’utilizzo del bike sharing o del deposito presso le velostazioni.
2) Sviluppo della ciclabilità turistica, realizzando le 3 ciclovie del Sistema Nazionale Ciclovie Turistiche presenti sul territorio (VEnTO, Sole, Adriatica) e le ciclovie regionali. Rispetto agli interventi già realizzati e quelli già progettati e finanziati, attraverso i fondi PNRR saranno finanziati ulteriori lotti delle ciclovie in regione per un importo complessivo di circa 20 mln.
3) Nuova Programmazione 2021-2027 dei Fondi europei. La Regione ha tra le proprie priorità la “Mobilità sostenibile e qualità dell’aria”; in particolare, tra gli obiettivi specifici si trova la promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile quale parte della transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio, a cui sono complessivamente assegnati 40 mln per piste ciclabili e progetti di mobilità «dolce» e ciclo-pedonale. A queste risorse potranno aggiungersi quelle specificamente destinate alle Strategie territoriali per le Aree Urbane (75 mln), così come quelle per le Aree Interne e Montane (45 mln €), che possono orientarsi verso lo sviluppo di cammini e percorsi ciclabili turistici.

Sviluppo del trasporto ferroviario merci
1) Bando “Ferrobonus” che incentiva il trasporto ferroviario e fluviomarittimo delle merci;
2) elettrificazione del raccordo CEPIM (Realizzazione di linea a trazione elettrica, telecomunicazione e segnalamento ferroviari): l’obiettivo è quello di regolarizzare e di velocizzare la circolazione dei convogli merci dell’Interporto di Parma (CEPIM).
3) Avvio del percorso di creazione della Zona Logistica Semplificata in Emilia-Romagna, con la finalità di favorire la creazione di condizioni favorevoli – in termini economici, finanziari e amministrativi – che consentano al proprio interno lo sviluppo delle imprese già operanti nonché l’insediamento di nuove imprese.
4) Network collaborativo denominato ER.I.C. – Emilia-Romagna Intermodal Cluster a cui hanno aderito, oltre alla Regione Emilia-Romagna, i gestori di terminal intermodali pubblici e privati riconosciuti dalla pianificazione regionale: Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale, Centro Padano Interscambio Merci – Ce.P.I.M. Spa, Dinazzano Po Spa, Interporto Bologna Spa, Terminal Rubiera Srl, Lotras Srl, Terminal Italia Srl Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Terminal Piacenza intermodale Srl. Obiettivo di ER.I.C. è di rendere più attrattivo il sistema intermodale regionale agli operatori europei (imprese ferroviarie, MTO, e operatori logistici), la qualificazione delle professionalità e delle competenze attive nel settore, favorire la partecipazione e la diffusione di progetti innovativi in ambito tecnologico ed energetico a favore della competitività del trasporto intermodale e di un maggiore riequilibrio tra le modalità trasporto merci.

Altre azioni per la sostenibilità
1) Promozione della mobilità elettrica (installare altri 1.000 punti di ricarica per veicoli elettrici, per un totale di 2.500 colonnine sull’intero territorio regionale; espansione del car sharing elettrico).
2) In continuità con le azioni intraprese tra 2020 e 2021, si tratta di rafforzare ed estendere la previsione e creazione delle cosiddette “Zone 30km/h” e delle strade scolastiche, rendendo le città più sicure rispetto alle esigenze di mobilità e più sostenibili.
3) Realizzare un sistema di interscambio dati a favore della mobilità delle persone con disabilità nelle Zone a Traffico Limitato, con la possibilità di successiva estensione ad altre categorie di veicoli, come ad esempio i veicoli elettrici.