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Interrogazione in Regione

Rossi (Pd): servono quattro medici per h24 al Primo Intervento S.Arcangelo

In foto: l'ospedale Franchini
l'ospedale Franchini
di Redazione   
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mar 9 nov 2021 12:38
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Da oltre un anno il primo intervento dell’ospedale Franchini di Santarcangelo è aperto solo dalle 8 del mattino alle 20, rispetto alle 24 ore di apertura precedente l’arrivo della pandemia. Lo spiega la consigliera regionale Pd Nadia Rossi che annuncia anche la prossima riapertura a tempo pieno “appena saranno reclutate quattro nuove unità mediche. Si tratta di una questione prioritaria e non più rinviabile, aggiunge la consigliera ricordando che “oggi infatti il Pronto Soccorso di Santarcangelo opera, a metà orario, grazie all’integrazione del personale proveniente dall’ospedale di Rimini. Mi auguro che presto sia ufficiale una data per il ritorno alla normalità“.

Nel presentare la mia interrogazione in aula – prosegue la Rossi – ho richiamato anche la proposta del Ministro Speranza di prevedere una indennità accessoria a medici, infermieri e professionisti sanitari dei Pronto Soccorso che hanno affrontato l’emergenza da Covid-19 ed affrontano quotidianamente ritmi intensi di lavoro e stress. Una proposta utile e dignitosa. – aggiunge – Tuttavia non risolutiva. Sottolineo infatti come il problema principale da affrontare sia la carenza di figure mediche e assistenziali nelle strutture ospedaliere e ambulatoriali in tutta Italia, una questione ormai strutturale da risolvere sul piano nazionale. Nei Primi Interventi della provincia di Rimini servirebbero almeno 60 medici a fronte di una quarantina attualmente in servizio: una condizione di cui risentono sia professionisti che pazienti. Tra le proposte di cui si parla penso all’incardinamento dei laureati non ancora specializzati all’interno degli ospedali o all’eliminazione del test di ingresso alle facoltà di medicina. Anche su questo la Regione ha confermato che si attiverà con azioni concrete presso il Governo, per trovare una soluzione che tuteli i professionisti della sanità ed il corretto funzionamento del servizio sanitario regionale e nazionale per il cittadino”.