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"nessuna condivisione"

Insieme per Coriano all'attacco sul Pug "dei misteri"

In foto: i consiglieri di Insieme per Coriano
i consiglieri di Insieme per Coriano
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 12 nov 2021 17:26
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Totale assenza di confronto sul Piano Urbanistico Generale del comune di Coriano. A puntare il dito sull’amministrazione Spinelli è Insieme per Coriano che parla di “Pug dei misteri” raccontando dell’appuntamento richiesto al tecnico incaricato per fare il punto sul documento ma poi disdetto all’improvviso. “Ci preoccupa – scrivono i consiglieri – che a oggi siano stati fatti solo sporadici incontri con alcune categorie senza che l’opposizione sia mai stata invitata, come se il decidere quale sarà il futuro del nostro comune sia riservato a pochi e non di interesse per tutti i cittadini.” “Riteniamo – conclude la minoranza – che il percorso che porterà all’adozione del Piano Urbanistico Generale sia un tema di carattere generale che necessiti un percorso partecipativo capace di indicare le linee strategiche per individuare quale sarà il governo del territorio e che non possa essere deciso solo dai tecnici e geometri” e solo dalla maggioranza di turno“.

La nota stampa di Insieme per Coriano

La genesi del Piano Urbanistico Generale del Comune di Coriano continua a essere avvolta da un’alea di mistero da parte dell’amministrazione, che va così contro lo spirito di trasparenza e coinvolgimento che ne è alla base. Per definizione, il PUG è infatti lo strumento di disciplina urbanistica a livello comunale, elaborato dall’amministrazione con l’aiuto concreto e fondamentale della cittadinanza, articolato in previsioni strutturali e previsioni programmatiche. Qui, non solo non si coinvolge la popolazione in alcun modo, ma addirittura si impedisce al gruppo di minoranza di riuscire a seguire l’iter”. Insieme per Coriano torna all’attacco e lo fa in seguito all’ennesimo episodio enigmatico relativo appunto al Piano Urbanisco.

In più occasioni dall’opposizione, si è sollecitata l’attenzione sull’iter previsto per l’adozione del Pug soprattutto in virtù del forte impatto che porterà la sua adozione, “quelle ricevute sono state sempre risposte rassicuranti ma mai condivisibili, come, per esempio la “fantasiosa” convenzione con il comune di Misano Adriatico, utile solo a procrastinare i tempi” e non da ultimo “l’accesso agli atti di gennaio che ci ha consentito di sapere che il comune di Coriano non ha partecipato al bando regionale che prevedeva la copertura del 70% delle spese per la redazione del PUG perché il Comune non era in grado di rispettare i tempi previsti dalla Regione”.

“Il 4 novembre abbiamo chiesto un incontro al tecnico incaricato per sapere a che punto erano i lavori di attuazione del Pug, che in base alla legge regionale 24/2017 doveva avere tutta una serie di scadenze che nel nostro Comune paiono dimenticarsi. Il dirigente Pietro Masini ci ha risposto che non sarebbe riuscito a riceverci perché molto impegnato, seppur concordato un appuntamento per ieri giovedì 11 novembre alle 12, in mattinata ci ha avvisato che non sarebbe stato possibile vedersi perché era impegnato nell’organizzazione di un consiglio comunale proprio su questo tema” rivela l’opposizione, ricordando:
“Se ci preoccupa che i consiglieri di opposizioni vengano costantemente tenuti lontani, impedendo loro di esercitare con pienezza il mandato ricevuto, preoccupa maggiormente che dietro a una legge che cambierà radicalmente il consumo del suolo, che gradualmente lo porterà a O (zero) così che in futuro si potrà operare SOLO attraverso la rigenerazione urbana e la riqualificazione degli edifici esistenti, mandando definitivamente in soffitta quell’idea che il “lotto edificabile” sia un tesoretto da tenere li per aspettare il momento buono, non ci siano trasparenza e condivisione.
Ci preoccupa che a oggi siano stati fatti solo sporadici incontri con alcune categorie senza che l’opposizione sia mai stata invitata, come se il decidere quale sarà il futuro del nostro comune sia riservato a pochi e non di interesse per tutti i cittadini”.

Quindi la chiosa con una serie di interrogativi aperti:
– Perché fino a oggi questo tema non è stato affrontato pubblicamente?
• Visto che, solo per fare un esempio, la legge prevede anche la possibilità di rendere più agevole i cambiamenti che le nostre aziende agricole si trovano a fronteggiare, perché non si è ritenuto di interessare la cittadinanza su cosa cambierà con il PUG e su quelle che saranno le nuove opportunità che verranno date?

Riteniamo che il percorso che porterà all’adozione del Piano Urbanistico Generale sia un tema di carattere generale che necessiti un percorso partecipativo capace di indicare le linee strategiche per individuare quale sarà il governo del territorio e che non possa essere deciso solo dai tecnici e geometri” e solo dalla maggioranza di turno.”