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Pubblico di 24 persone

Riccione: il 18 il consiglio su sicurezza. Minoranza attacca: esclusi cittadini

In foto: l'aula del Consiglio (repertorio)
l'aula del Consiglio (repertorio)
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 9 nov 2021 16:34 ~ ultimo agg. 10 nov 10:54
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Il consiglio comunale aperto sulla sicurezza e l’ordine pubblico a Riccione si terrà il 18 novembre alle 21 ma non nelle modalità auspicate dalla minoranza che lo aveva chiesto già dallo scorso 31 agosto. Oggi, come annunciato, si è svolta la riunione dei capigruppo ma le posizioni sono rimaste distanti. La minoranza ha proposto l’uso della Sala del palazzo del Turismo che avrebbe consentito la presenza di almeno un centinaio di cittadini ma la maggioranza ha detto no. Esclusa anche la modalità mista, con 24 persone nella sala del consiglio e altri cittadini collegati in piattaforma on line da remoto previa preiscrizione di partecipazione e intervento. Ma anche questa proposta è stata bocciata dalla maggioranza. La seduta si svolgerà quindi nella sala consigliare riccionese con la possibilità di avere un pubblico di 24 persone: saranno invitate le categorie e le associazioni di rappresentanza della città. In questo caso è stata la minoranza a bocciare la proposta del presidente Galassi di distribuire sette inviti alle categorie economiche e i restanti decisi dai singoli gruppi consigliari. “Certo, se avessero voluto affermare pubblicamente che per questa maggioranza i cittadini non solo non valgono nulla ma addirittura vengono etichettati a seconda delle relazioni politiche che hanno non avrebbero potuto trovare un modo più efficace di questo” commenta una nota firmata dai gruppi consiliari PD, M5S e Riccione Civica.

E’ indubbio che un consiglio comunale aperto al pubblico e in presenza doveva essere organizzato in maniera mirata e con tutte le misure indicate dalla legge in fatto di prevenzione e di sicurezza della salute – dice il presidente del Consiglio, Gabriele Galassi. Abbiamo quindi chiesto una consulenza specifica in materia al quale l’Ente pubblico deve attenersi visti anche i casi di possibili focolai avuti proprio in coincidenza di consigli comunali, l’ultimo di questi a Bolzano. E’ ovvio che vanno osservate tutte le prescrizioni e mi appello quindi alla responsabilità individuale di ognuno affinché tutto si svolga nella maniera più corretta possibile. Si tratta di un consiglio comunale molto importante in cui si parlerà di sicurezza e si metterà ai voti l’Odg proposto dalle categorie economiche, visto che maggioranza e minoranza hanno ritirato i propri odg, ma la salute dei cittadini viene prima di tutto e va sempre salvaguardata”.

Le modalità di accesso alla sala consigliare

Il protocollo, frutto di una consulenza tecnica e del recepimento dei decreti legge per la sicurezza, prevede una serie di adempimenti da parte dell’Ente, dei consiglieri e dei cittadini che vorranno partecipare alla seduta del Consiglio comunale aperto. In particolare il protocollo prescrive il numero massimo di persone presenti conforme alla capienza degli spazi individuati assicurando il distanziamento interpersonale di 1 metro: 24 posti riservati al pubblico; 37 posti riservati ai componenti del Consiglio. Per i membri del Consiglio si utilizzerà la mascherina facciale filtrante FFP2 senza valvola. L’accesso al pubblico è regolato con preiscrizione o iscrizione direttamente in fase di ingresso alla Sala. Una volta al posto questo non potrà essere cambiato in corso di svolgimento della seduta. L’accesso è consentito solo se i partecipanti sono dotati di almeno mascherina e Certificazione Verde in corso di validità, abbiano compilato il modulo di assunzione di responsabilità ed igienizzato le mani. Per poter intervenire si procederà chiedendo il permesso per alzata di mano: solo quando gli sarà indicato, il soggetto potrà recarsi alla postazione dedicata. Si raccomanda agli oratori di igienizzare bene le mani prima di recarsi al microfono e per quanto possibile di non toccare le superfici. Ad ogni cambio verrà sostituito il copri microfono usa e getta, e verrà smaltito in apposito contenitore. All’ingresso viene rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Verrà favorito il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, che non dovrà superare in ogni caso tre ore, tutte le finestre e le porte apribili verranno mantenute aperte per tutta la durata della seduta, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. L’impianto di condizionamento dovrà rimanere spento in quanto dotato esclusivamente della funzione di ricircolo. Nel rispetto della privacy viene mantenuto un registro delle presenze per una durata di 14 giorni. Si specifica che anche se non essendo ancora chiaro da normativa l’utilizzo della Certificazione Verde per tale tipo di attività, poiché non sono pienamente soddisfatte le condizioni di areazione, si ritiene necessario applicare tale misura restrittiva. Vi è obbligo della Certificazione Verde per chiunque entri nei locali, compreso il pubblico.

Il commento della minoranza

Dopo 70 giorni, tanto ci è voluto ad avere una risposta dal presidente Galassi in merito alla convocazione del consiglio comunale aperto sulla Sicurezza richiesto dai gruppi consigliari di Minoranza Pd -M5S-Gruppo misto il 31 agosto in seguito ai gravi fatti estivi, si è finalmente fissata la data del 18 Novembre prossimo. Ma mentre la maggioranza organizza concerti per il compleanno di Riccione e la celebrazione in pompa magna del Premio San Martino, decide poi di limitare la presenza del pubblico e del dibattito democratico a 24 persone. Questa loro decisione rappresenta una volontaria e strumentale limitazione del dibattito cittadino.
Soprattutto se rapportata agli eventi di cui sopra, nei quali abbiamo visto e vedremo la partecipazione in contemporanea di centinaia di cittadini. Il covid è stato usato come arma di esclusione e limitazione del confronto.
Sarà il timore di sentire dalla viva voce dei Riccionesi cosa hanno dovuto sopportare durante la scorsa estate?
La paura di essere messi davanti alle loro responsabilità? Volendo difendere il dibattito democratico abbiamo proposto l’uso della Sala del palazzo del Turismo; 400 posti in condizioni normali e sicuramente almeno un centinaio nel rispetto delle prescrizioni covid. La maggioranza ha detto no, escludendo in via di fatto la partecipazione allargata alla città. Abbiamo proposto, dopo che loro stessi lo avevano caldeggiato in questi 70 giorni, di svolgere il consiglio comunale in modalità mista: 24 persone presenti in sala e tutti coloro che lo desiderassero collegati in piattaforma on line da remoto previa preiscrizione di partecipazione e intervento. Questo avrebbe consentito di dare voce a tutti gli esclusi dalla partecipazione in sala. Hanno anche qui, votato contro. No. Non vogliono ascoltare le voci dei riccionesi. Non paghi, per voce del presidente Galassi e del capogruppo Pullè, hanno proposto di assegnare gli inviti in questo modo: 7 alle categorie economiche e i restanti 17 posti divisi a inviti generati dai singoli gruppi consigliari.
Ad ogni invitato vogliono mettere l’etichetta! Tu sei del Pd, tu di Forza Italia, tu del Movimento, tu di Riccione Civica….
Ovviamente ci siamo opposti e abbiamo richiamato il presidente alle proprie responsabilità chiedendogli di estendere gli inviti a tutte le associazioni di rappresentanza cittadine.

Certo, se avessero voluto affermare pubblicamente che per questa maggioranza i cittadini non solo non valgono nulla ma addirittura vengono etichettati a seconda delle relazioni politiche che hanno non avrebbero potuto trovare un modo più efficace di questo.

Francamente, se questa è la maggioranza, Riccione è finita in una candid camera!