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Il caso a Verucchio

Impegno Civico rompe con la consigliera no green pass: ricostruzione non veritiera

In foto: l'aula del Consiglio di Verucchio
l'aula del Consiglio di Verucchio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 30 ott 2021 16:07
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Impegno Civico per Verucchio, gruppo che raccoglie la Giunta e la maggioranza verucchiese prende le distanze dalla consigliera Federica Neri che, dichiarandosi decisamente contraria al green pass, ha accusato il Consiglio di non averla messa in grado di partecipare con una modalità alternativa (vedi notizia). Una ricostruzione non veritiera dei fatti, replica Impegno Civico ufficializzando una prevedibile e “Insanabile” rottura.


Quello di Impegno Civico per Verucchio è sempre stato ed è un gruppo compatto e coeso che porta avanti come dice la parola stessa con impegno il proprio lavoro per la comunità locale: per chi ci ha scelti a rappresentarlo e anche per chi non lo aveva fatto. Senza distinzione alcuna.

Come in tutti i gruppi, ci sono pensieri e personalità differenti, anime e posizioni diverse che con il confronto arricchiscono la nostra azione amministrativa. Quello che è venuto meno in questo bruttissimo episodio non è il dialogo da parte del gruppo, ma la correttezza di un singolo nei confronti di un’amministrazione che ha fatto del rispetto assoluto di ogni idea uno dei suoi capisaldi: Federica Neri non ha cercato la strada per poter partecipare ai consigli comunali nonostante le sue convinzioni contro il Green Pass, ma ha imboccato quella della protesta strumentale a caccia di like social e, cosa gravissima, lo ha fatto con una ricostruzione dei fatti diversa dalla realtà.

Prima nella mail inviata nella tardissima serata di mercoledì diventata un post Facebook giovedì mattina a poche ore dal consiglio, poi in dichiarazioni e interviste sulla stampa locale che a loro volta non corrispondono al vero: come già ribadito ieri, nessuno è stato avvisato dalla consigliera Federica Neri del fatto che non avrebbe inteso partecipare alla seduta in presenza, né ha ricevuto richieste dalla stessa consigliera per predisporre magari un collegamento in remoto.

Né nella riunione di maggioranza di inizio mese, né il 21 ottobre al momento dell’invio della convocazione in presenza come da mesi a questa parte con relativo ordine del giorno. Momento in cui, se davvero avesse voluto cercare soluzioni alternative, Federica Neri avrebbe potuto esprimere la sua sorpresa e avanzare eventuali richieste.

Invece ha atteso l’ultimo momento, ha scritto un documento in cui accusa il suo Comune di impedirle di partecipare alle sedute lasciando paventare in questo modo il rigetto di una propria istanza e il giorno successivo ha dichiarato addirittura pubblicamente su un quotidiano nazionale di “avere informato di questa sua decisione la sindaca Stefania Sabba” che “ha preso atto di questa cosa”. Un’affermazione che, ripetiamo, a sua volta non corrisponde assolutamente al vero.

A quel punto era inevitabile e necessario un confronto, compiuto questa mattina, nel corso del quale è emerso chiaramente che il far passare i colleghi da bugiardi ha creato una frattura insanabile in un gruppo come detto coeso e motivato che andrà ora avanti a prescindere da lei.