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Aggressione a Miramare: i commenti della politica

In foto: l'arresto (@migliorini)
l'arresto (@migliorini)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 8 minuti
dom 12 set 2021 13:07 ~ ultimo agg. 18:25
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Unanime indignazione e riflessioni sul tema della sicurezza. Dai rappresentanti della politica tanti i commenti a seguito della pluri aggressione avvenuta ieri a Miramare.

Il consigliere e candidato sindaco Mario Erbetta ripercorre i tanti episodi di violenza avvenuti durante l’estate:

Perché quando denunciavo i problemi di sicurezza sugli autobus tutti hanno fatto finta di niente? Ci volevano due controllori feriti oltre a due cittadini e un bambino per far capire che la sicurezza sui nostri autobus è inesistente. Nell’arco di un mese e mezzo un autista malmenato perché non faceva entrare sul bus due stranieri con la bici, un monopattino lanciato sulla vetrata di un bus a ferragosto, un autista aggredito alla stazione prima di prendere servizio, 5 magrebini che fanno una rissa sul bus 11 e con una bottiglia rompono in vetro e oggi un  somalo con un arsenale di coltelli da cucina nello zaino prima ferisce due controllori donne e poi ferisce un bambino di 6 anni, che sembra in pericolo di vita, un passante e un utente del metromare. Dovevamo arrivare a questa tragedia per capire che abbiamo bisogno di controlli costanti di polizia sulle linee principali è in particolare la linea 11 oggetto di questi avvenimenti. I dipendenti start da tempo denunciano la carenza di sicurezza sugli autobus e sul metromare. Sapete perché il somalo dopo aver ferito le controllori alla fermata 34 e’ fuggito andando sul metromare? Perché sa che li era più difficile per le forze dell’ordine intervenire. Infatti è stato interrotto per un’ora il servizio per dare la possibilità alla polizia di intervenire. Da tempo denuncio ciò che gli autisti vedono ogni giorno e notte: spaccio alla luce del sole sul metromare e alle fermate e nonostante la videosorveglianza nessuno fa nulla. Non possiamo e non dobbiamo lasciare i dipendenti Start in balia di delinquenti e balordi. Ci vuole una risposta forte e immediata anche perché lunedì inizia il trasporto scolastico. Chiedo al Prefetto e a tutte le forze dell’ordine locali di prevedere controlli metodici sui bus e sul metromare e alle sue fermate anche con l’apporto dei militari. Tolleranza zero!

La ex vice sindaca e candidata a sindaco Gloria Lisi afferma che la sicurezza deve essere al primo posto

L’ennesimo episodio di violenza, che questa volta ha coinvolto anche un bambino, ci induce ad abbondonare l’ipocrisia delle dichiarazioni di rito, ad evitare, come sta succedendo, di cavalcarne strumentalmente le reazioni e ci obbliga invece ad intervenire con chiarezza e decisione. Questi episodi oltre a rappresentare motivo di forte allarme e di grande preoccupazione per la città pongono seri interrogativi sulla situazione di disagio sociale crescente presente nel nostro territorio. Occorre dunque porre, senza esitazioni, ogni rimedio possibile per evitare che si ripetano. Ma non basta ricorrere alla cieca repressione, non basta puntare il dito sulle inefficaci politiche immigratorie.  Occorre essere molto chiari. Questa violenza è inaccettabile. Colpisce la nostra comunità, rendendola insicura ed incerta. La ferisce nel morale. La fa sentire fragile. Non è più possibile assistere ad episodi così traumatici e violenti. Dobbiamo reagire. Innanzitutto, impegnandoci ad isolare ed allontanare da Rimini chiunque non rispetta le nostre leggi e le nostre regole. Per poi rilanciare in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine un’operazione di controllo, di prevenzione e di repressione di ogni possibile ambito di violenza e tutti i focolai che possano far crescere sentimenti di rivolta, situazioni di disagio o di degenerazione urbana. La sicurezza dei nostri cittadini deve stare al primo posto dei nostri impegni. Solo una città sicura può garantire a tutti i suoi cittadini benessere e tranquillità.

Il candidato sindaco del centro destra Enzo Ceccarelli sostiene che le politiche sull’immigrazione del centrosinistra siano fallite.

Le prime righe del programma di governo della coalizione del centrodestra, che sostiene la mia candidatura come sindaco, parlano di una Rimini “fragile e insicura”.
I drammatici fatti di queste ultime ore, solo gli ultimi di una lista pressoché infinita, purtroppo confermano che le politiche sulla sicurezza e sull’immigrazione del centrosinistra, attualmente al governo della città, sono fallite e creano situazioni ingestibili e pericolose. Le nostre ricette sulla sicurezza le abbiamo esposte chiaramente: rapporto corretto con i rappresentanti del Governo e le forze dell’ordine, lavoro fianco a fianco con i Comuni limitrofi per politiche coordinate in quella che è, nei fatti, una metropoli, messa in rete delle telecamere pubbliche e private, non per controllare la vita delle persone, ma per utilizzare la immagine quando sono compiuti crimini e per dissuadere i delinquenti.
I drammatici fatti di sabato hanno avuto un bilancio terribile, ma fortunatamente e grazie alle capacità dei soccorritori tutte le persone aggredite e il bimbo ferito gravemente sembrano fuori pericolo. A loro e alla loro famiglie gli auguri di pronta guarigione e di un futuro sereno, un futuro sereno che auguriamo anche alla splendida Rimini che ha bisogno di un cambiamento.
Un grazie anche alle forze dell’ordine che sono riuscite a bloccare il somalo e ad impedire che il bilancio del drammatico sabato fosse peggiore.

Il consigliere che rinnova la sua candidatura per Fratelli d’Italia Carlo Rufo Spina che parla di fallimento delle politiche di accoglienza

“Quanto avvenuto ieri a Miramare dimostra ancora una volta il fallimento delle politiche di accoglienza indiscriminata alimentata da una sinistra ipocrita che ora invoca rigore dopo aver contribuito a creare il problema. Questo fallimento a Rimini ha due volti: Jamil Sadegholvaad e Gloria Lisi, per 10 anni rispettivamente assessori alla sicurezza e alle politiche di integrazione, proprio i due candidati che la sinistra vorrebbe presentare ai riminesi come prossimo sindaco della città. Loro che non hanno mai capito che il problema non sono solo queste migliaia di disperati che vagano per l’Italia dopo essere stata attirati da miraggi inesistenti di benessere e ricchezza, alimentati dalla sinistra dell’ideologia e delle cooperative interessate. Il problema sono le scelte di chi, dai propri salotti buoni, continua a propugnare accoglienza indiscriminata di disperati che vengono in Italia senza controllo e regolamentazione, consapevoli che tanto il prezzo lo pagano le persone normali, che vivono la vita di tutti i giorni e a Rimini i turisti, rendendo la nostra offerta sempre meno attraente soprattutto per famiglie con bambini e anziani.
Infine risulta inaccettabile che l’amministrazione consenta che questi soggetti pericolosi e sbandati siano ospitati e mantenuti in strutture alberghiere che non avrebbero i criteri per aprire ai turisti in piena zona turistica, a pochi metri dagli alberghi di prima fila. Una situazione più volte denunciata e che ha trovato gli attuali candidati di sinistra sempre sordi; gli stessi che adesso si riempiono la bocca con promesse di sicurezza, di aumento dell’organico della polizia municipale, di lotta contro il degrado e di attenzione per le periferie pericolose e abbandonate.
Semplicemente ridicolo! Non sono credibili e risultano irritanti. E i Riminesi lo sanno bene”.

La consigliera regionale del M5S Silvia Piccinini chiede di evitare strumentalizzazioni:

“Il fatto che il bimbo colpito ieri alla gola a Rimini sia fuori pericolo è una grande notizia. Resta lo choc e lo sgomento per la brutale aggressione di ieri sera. Complimenti alle forze dell’ordine per aver bloccato immediatamente l’autore di questo gesto folle. Adesso è necessario che le indagini facciano il loro corso per ricostruirne esattamente i motivi. Voglio esprimere la mia vicinanza a tutte le persone ferite. Il sollievo per la notizia che il piccolo sia fuori pericolo non fa scemare la preoccupazione per la salute delle altre quattro persone, tutte donne, colpite da una violenza insensata – aggiunge Silvia Piccinini – Purtroppo in queste ore si stanno già scatenando i leoni da tastiera della destra che, pur di trovare eventuali responsabilità politiche di quanto accaduto ieri, si stanno arrampicando sugli specchi facendo fantasiose ricostruzioni. Bene ha fatto il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, a dimostrare con un gesto concreto e di grande umanità la vicinanza a quanti hanno subito questa terribile aggressione restando in ospedale al fianco della famiglia del bambino ferito alla gola assieme alla vicesindaco Roberta Frisoni” conclude la capogruppo regionale M5S.

Il consigliere e candidato per Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi invoca tolleranza zero e accusa l’amministrazione.

Tolleranza zero contro i criminali: le responsabilità dell’Amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvad per l’assenza di prevenzione! La gravissima aggressione di un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, con l’accoltellamento di 2 donne, controllori del trasporto pubblico, sulla linea 11, Rimini-Riccione, e il successivo ferimento di altre 3 persone, durante la fuga, tra cui un bambino di 5 anni, in gravi condizioni, riporta purtroppo ancora una volta Rimini, in testa, in Italia, sui problemi di sicurezza e legalità. E’ intollerabile che un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, che da quanto apprendiamo, aveva già dimostrato comportamenti violenti, aggressivi, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello. Esprimo vicinanza e solidarietà alle vittime, in particolare al bimbo, che siamo lieti di apprendere essere fuori pericolo, e ringrazio le Forze dell’Ordine che con prontezza, in un inseguimento, hanno arrestato l’attentatore. Confidiamo che la Magistratura applichi il massimo della pena e ci aspettiamo che il Ministro dell’Interno, Lamorgese, stralci immediatamente la richiesta di asilo, di questo immigrato che merita solo l’espulsione immediata dall’Italia. Ricordo che per contrastare l’evasione sul trasporto pubblico e per la sicurezza dei controllori, dal 2014 ho ripetutamente chiesto in Consiglio Comunale, con interrogazioni al Sindaco, di installare tornelli all’ingresso di mezzi pubblici, per regolamentare la salita sugli autobus ai soli possessori di biglietto, come avviene nei paesi anglosassoni, dove l’evasione è stata praticamente sconfitta. Su linee ad elevata pericolosità, come la linea 11 Rimini-Riccione, storica protagonista di problemi di sicurezza, con ripetuti borseggi e scippi, dovrebbero essere affiancati, al personale di Start Romagna, steward, che all’ingresso del mezzo pubblico, verifichino la compatibilità dei soggetti, vietando l’ingresso a ubriachi, sbandati, ecc, per tutelare chi fruisce del servizio pubblico. Ho chiesto che sulle linee di trasporto pubblico venisse autorizzata la videosorveglianza quale deterrente ed elemento di supporto alle forze dell’ordine; ancor oggi tale videosorveglianza, è priva di audio e non consente di tutelare gli operatori a fronte delle minacce subite. La prevenzione è il migliore strumento contro episodi di criminalità, ma l’Amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvad, che oggi invoca rigore, ha irresponsabilmente respinto ripetutamente tali proposte e oggi siamo a dover riscontrare l’ennesimo episodio di inaudità gravità. Tolleranza zero per tutti coloro che infrangono le nostre leggi e stop con il permessivismo agli immigrati!

La presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini parla di immigrazione incotrollata.

“Mentre gli sbarchi sulle nostre coste proseguono senza sosta, le nostre città, e soprattutto le periferie, devono fare i conti con un’immigrazione incontrollata, con sono zone franche in cui dilaga l’illegalità, con pusher che vengono fermati dalle forze dell’ordine e rimessi subito in libertà. Gli accoltellamenti di Rimini sono solo la punta di un iceberg che va assolutamente posto sotto controllo. Accogliendo dopo rigorose verifiche gli immigrati che fuggono da guerre e persecuzioni, ma arginando con fermezza l’immigrazione irregolare che provoca allarme sociale e alimenta la criminalità, tenendo anche sotto controllo le possibili infiltrazioni terroristiche, una minaccia purtroppo incombente. Il buonismo dell’accoglienza indiscriminata è incompatibile con i doveri dello Stato”.

I parlamentari del M5S Marco Croatti e Giulia Sarti affermano che è il momento di reagire uniti

Il terribile episodio di violenza avvenuto ieri sulla linea 11, fa piombare la nostra città in uno stato di preoccupazione che deve essere immediatamente affrontato. La mancanza di sicurezza a Rimini, percepita e reale, è un problema che rischia di minare la fiducia e la serenità di tutta la nostra comunità e servono risposte forti. È innegabile che la situazione sia peggiorata negli ultimi anni, ma questo non è il momento di strumentalizzazioni o polemiche; è il momento di reagire uniti, come solo una vera comunità di persone sa fare, facendo quadrato contro ogni fenomeno di violenza. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alle vittime di questa orrenda aggressione. Sicurezza e legalità, dovranno essere pilastro dell’impegno dei candidati di tutti gli schieramenti: a Rimini le persone devono sentirsi sicure ogni volta che escono di casa. A qualsiasi ora, in ogni quartiere. Perché ciò accada bisogna creare coesione e protezione, lavorando con caparbietà e risolutezza per incentivare la cooperazione tra forze dell’ordine, aumentare l‘illuminazione pubblica, organizzare un presidio costante e servizio capillare di controllo urbano con una maggiore presenza sul territorio della Polizia Municipale e adoperarsi per la riapertura dei distaccamenti territoriali. La sicurezza della nostra comunità non può essere relegata a sterili polemiche.

Rimini In Comune e il candidato Sergio Valentini riflette sul tema di uomini violenti e problemi psichiatrici, che poco hanno a che fare con le migrazioni.

I fatti di ieri sulla linea 11 sono gravi e lasciano scioccata una comunità. Ci solleva il fatto che il bambino sia fuori pericolo è che le condizioni degli altri feriti non destino preoccupazioni.
Il dolore e la paura evidentemente forniscono alla destra una mancata occasione per tacere, con le solite dichiarazioni a sfondo razzista che rappresentano l’humus di cui la destra si nutre.
A quel mondo strizza l’occhio anche il candidato sindaco del Pd, che molta destra ha già imbarcato nella sua coalizione. Ai tempi della Signoria capita che un assessore, e candidato sindaco, dica ai giudici ciò che devono fare. Le esternazioni di Sadegholvaad sono sconcertanti nel momento in cui non trovano altro da dire se non tirare in ballo le migrazioni e dare indicazioni alla magistratura.La fotocopia della destra è spesso più grottesca dell’originale. Per noi esistono uomini violenti e problemi psichiatrici. Anziché cavalcare la tigre del consenso bisognerebbe dire come si intendono rafforzare i presidi territoriali per la salute mentale, come si combatte la violenza di genere e come si tutelano lavoratrici e lavoratori a cui Start Romagna subappalta un servizio che presenta rischi per l’incolumità del personale dipendente. Ci stringiamo con affetto accanto alle vittime di questo episodio doloroso e rilanciamo la nostra richiesta affinché il contrasto alla violenza e la cura delle malattie psichiatriche passino per il rafforzamento dei presidi sanitari territoriali.