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E educare i bagnanti

Servizio di salvataggio. Cgil e Cisl: estendere a tutto settembre per evitare pericoli

In foto: repertorio
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di Redazione   
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mar 17 ago 2021 17:57 ~ ultimo agg. 18:10
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Non vanno ripetuti gli errori del passato e il servizio di salvataggio sulla costa della provincia di Rimini va esteso fino a fine settembre. Lo chiedono Filcams CGIL Rimini e Fisascat CISL Romagna alle amministrazioni comunali costiere. La richiesta è di valutare, “nel rispetto di quanto previsto dall’Ordinanza Balneare Regionale, valutino l’incremento dell’offerta turistica territoriale tenuto conto delle condizioni meteo, dell’afflusso turistico e dell’andamento degli interventi di salvataggio 2021”. “Le ordinanze comunali, ad oggi, prevedono l’interruzione del servizio pubblico essenziale di salvamento già al 12 settembre. I Comuni possono, con propria ordinanza, estendere il periodo di obbligo di servizio di salvamento sulla costa facendo le opportune valutazioni”.

Una riflessione anche sull’atteggiamento dei bagnanti: “Quest’anno, peraltro, sta rivelandosi particolarmente impegnativo e rischioso anche a causa dell’indisciplina dei turisti; tema sul quale è necessario prevedere dal 2022 un investimento in termini di prevenzione con specifiche campagne d’informazione”.

Numeri alla mano, i bagnini sottolineano come sia sbagliato non ritenere settembre un mese balneare a tutti gli effetti: “La programmazione dei grandi eventi per settembre e la concreta possibilità che anche i residenti frequentino massicciamente le spiagge ci portano a dire che è necessario, già dal 2021, estendere all’ultimo week-end di settembre la durata del servizio pubblico essenziale di salvamento. Nel 2020, cessato l’obbligo derivante dall’ordinanza, le spiagge erano affollate. Si sono corsi rischi per la sicurezza della balneazione e i marinai, fuori servizio, hanno tratto in salvo 7 persone salvando vite. Noi non facciamo differenza tra residenti e turisti: tutti hanno diritto godere in sicurezza del nostro mare. Le amministrazioni comunali hanno una grande responsabilità su questo tema e facciamo appello affinché si svincoli la durata del servizio pubblico essenziale di salvamento dagli interessi particolari delle imprese balneari estendendo il servizio almeno fino all’ultimo week-end di settembre.