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Petizione per chiedere spostamento

Parco della Cava, la ciclabile che fa discutere. Il Comune contatterà il Comitato

In foto: il parco della Cava
il parco della Cava
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 19 ago 2021 14:32 ~ ultimo agg. 17:08
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Fa discutere il progetto della nuova ciclabile prevista nel Parco della Cava in prosecuzione del futuro sottopasso di via Euterpe che fa parte del progetto della rotatoria sulla SS 16, che verrà realizzato da Autostrade per l’Italia come opera compensativa alla terza corsia. Di recente il consigliere Filippo Zilli ha presentato un’interrogazione in Consiglio e i residenti hanno espresso tutte le loro perplessità, in particolare sul fatto che il tracciato della ciclabile taglierebbe in due il parco, annunciando una petizione.

“Invece di trovare la via più breve per collegarsi alla pista esistente – spiega il Comitato dei cittadini – il progetto prevede in maniera incomprensibile di passare attraverso il parco per collegarsi ad un punto lontano quasi 200 metri dall’uscita dell’attraversamento. In questo modo verrà tagliato in due il parco rendendo impossibile utilizzarlo per le attività all’aperto dei cittadini. Non è infrequente osservare proprio in quella zona gruppi di atleti allenarsi in squadra sfruttando tutta l’ampiezza del prato”.

Per poi fare una stima: “Proviamo a moltiplicare la lunghezza della ciclabile che verrebbe creata inutilmente moltiplicando questo valore per la sua probabile larghezza (otteniamo questo valore misurando la larghezza della pista già presente). La lunghezza è di 140 metri andando per difetto e la larghezza è di 4 metri (anche qui per difetto). Il risultato è 560 metri quadrati. Più o meno l’area occupata da due campi da calcetto. Qual’è “il miglior impatto paesaggistico e ambientale possibile”? 560 metri quadrati di verde oppure 560 metri quadrati di cemento?”. La richiesta della petizione è di “evitare di tagliare in due il parco collegandosi ad un punto lontano della ciclabile per congiungersi invece al punto più vicino dall’uscita del sottopasso che verrà creato”.

Oggi sul progetto interviene l’Amministrazione Comunale. La premessa è che l’intervento “avrà l’obiettivo fondamentale di mettere in sicurezza i cittadini residenti nei quartieri a monte della SS16, che devono raggiungere luoghi e servizi importanti come scuole, palestre, attività economiche, oltre a collegarsi – senza rischi – con l’anello verde, il centro storico ed il mare. Parliamo di oltre 2600 residenti della zona Villaggio 1° Maggio, calcolati solo nell’area che va dal cavalcavia autostradale al semaforo della SS16. Un quartiere in cui sono presenti istituti scolastici, la Casa del Volley e centri di aggregazione (come la parrocchia), che devono essere raggiunti in sicurezza a loro volta da chi abita a mare della SS16. A questi cittadini poi cui si potranno aggiungere anche i tanti residenti della Grotta Rossa in quanto, in prospettiva è intenzione dell’Amministrazione creare un collegamento (verosimilmente tramite la realizzazione di un sottopasso sotto la SS72) che colleghi il quartiere della Grotta Rossa con via Barattona ed il Villaggio Primo Maggio”.

Senza scendere nello specifico della scelta del tracciato, si legge: “Il percorso ciclabile connesso al sottopasso passerà nel parco senza prevedere l’abbattimento di alberature, le uniche piante abbattute – per la creazione del sottopasso – sono 5 in tutto e saranno ripiantate. Il costo di realizzazione del sottopasso è inserito dentro l’appalto delle opere compensative della terza corsia autostradale. Opere che comunque – sarà un impegno prioritario del Comune – saranno monitorare in ogni fase di avanzamento di esecuzione dei lavori, per fare sì che abbiano il miglior impatto paesaggistico e ambientale possibile, nel contesto in cui si inseriscono, nell’interesse della città e dei cittadini”. L’amministrazione fa sapere prenderà contatti con il Comitato “per approfondire insieme la progettualità e accompagnare al meglio la fase esecutiva”.