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un avvocato denunciato

Al posto della cocaina un fazzoletto tritato, tornano per farsi giustizia e aggrediscono gli agenti

In foto: due agenti della polizia Locale di Rimini
due agenti della polizia Locale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 14 ago 2021 14:14 ~ ultimo agg. 15 ago 09:16
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Hanno acquistato sul lungomare di Rimini un fazzolettino tritato per 80 euro credendo fosse cocaina, poi quando si sono resi conto di essere stati fregati sono tornati dalla spacciatore per farsi giustizia. Nel frattempo gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria, intervenuti per identificare il pusher, hanno evitato il pestaggio. I tre 30enni truffati – tra i quali figura un avvocato – su di giri a causa dell’alcol, se la sono presa con i poliziotti, accusati di essere dei “finti agenti” e di “stare dalla parte dello spacciatore”. Invitati a mostrare i documenti, due sono fuggiti spintonando gli agenti, mentre il terzo è stato bloccato e successivamente denunciato.

Hanno avuto il loro bel da fare ieri notte gli agenti in borghese della polizia Locale, impegnati in un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti sul lungomare. In particolare, i quattro poliziotti della giudiziaria si erano appostati dalle parti dell’ex Delfinario, noto ritrovo di spacciatori. Stando in disparte, dall’altre parte della strada, hanno osservato i movimenti di un senegalese seduto sul muretto, che in poco tempo ha avuto diversi “passaggi di mano” con cinque-sei giovani che si erano fermati davanti a lui per pochi secondi per poi andarsene. Dopo l’ennesimo scambio furtivo, gli agenti sono intervenuti: si sono qualificati e hanno chiesto al senegalese di mostrare i documenti. Durante l’identificazione ecco spuntare i tre giovani stranieri, di nazionalità polacca, che con fare minaccioso si sono diretti verso il pusher, l’hanno afferrato per le braccia e cercato di trascinare via.

I poliziotti si sono messi in mezzo, hanno mostrato ai polacchi il tesserino qualificandosi più volte e hanno ordinato loro di calmarsi. Il terzetto, palesemente ubriaco, ha continuato ad essere aggressivo e a inveire contro il senegalese, accusando la polizia di stare dalla sua parte. Davanti a tanta aggressività, gli agenti hanno cercato di identificarli, ma due di loro sono fuggiti dopo aver spintonato e strattonato una collega, mentre il terzo è stato immobilizzato. Nel frattempo i due polacchi hanno incrociato e fermato una Volante della polizia chiedendo aiuto: “Un nostro amico è stato sequestrato da dei finti poliziotti, dovete aiutarci”, hanno raccontato in inglese.

Il malinteso è stato chiarito poco dopo, quando è emerso anche il vero motivo per cui i tre turisti stranieri avevano cercato di aggredire lo spacciatore senegalese: in cambio di 80 euro aveva venduto loro un fazzolettino di carta tritato, all’interno di una bustina di plastica, spacciandolo per cocaina. E lo stesso era successo poco prima ad un altro acquirente. Terminati gli accertamenti, i tre polacchi, uno dei quali avvocato, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale in concorso. Il pusher, invece, risultato regolare sul territorio, è stato solo identificato. Non trattandosi realmente di cessione di stupefacente, non è stato possibile contestargli il reato di spaccio.