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Dibattito aperto

Sicurezza, Pd Riccione alla giunta: prevenzione non si fa a stagione iniziata

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 10 lug 2021 18:24
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Sulla sicurezza e l’ordine pubblico nessuna speculazione politica ma ci sono lacune clamorose da parte dell’amministrazione di Riccione. A scriverlo è la segreteria del Pd riccionese che punta il dito sul sindaco Tosi e sull’assessore e onorevole Raffaelli “che passa il suo tempo tra Roma e la ricerca di un candidato sindaco a Rimini“. “La prevenzione – attacca il Pd – la si prepara d’inverno e non a stagione iniziata.” Il Partito Democratico accusa poi l’amministrazione di essersi “isolata dal punto di vista istituzionale da tutto e tutti: dai Comuni limitrofi, dalla Provincia, dalla Regione, senza avere un benché minimo rapporto di fattiva collaborazione con nessuno. L’isolazionismo produce danni che rischiano di diventare irreversibili; Riccione e i riccionesi non se lo meritano“.

La nota della segreteria Pd di Riccione

Microcriminalità, ordine pubblico, sicurezza. Su questi temi il Partito Democratico non farà mai speculazione politica: siamo forza di governo e non abbiamo alcuna intenzione di cavalcare la tigre; ma ciò non ci esime dal dover mettere in evidenza lacune clamorose dell’amministrazione comunale su questo fronte.
A Riccione manca il lavoro di coordinamento sul tema, che spetterebbe al Sindaco o all’Assessore alla PM e Attività Economiche, che però passa il suo tempo tra Roma e la ricerca di un candidato sindaco a Rimini. Lo abbiamo detto più volte: Riccione per l’On. Raffaelli viene all’ultimo posto tra le priorità professionali e questo è un fatto molto grave.
La prevenzione la si prepara d’inverno e non a stagione iniziata. Ci si riempie la bocca di turismo di qualità ma stiamo scivolando verso un modello completamente diverso. Ora ci troviamo nella situazione in cui occorre mettere delle pezze, e su questo ci sentiamo di condividere la posizione espressa proprio oggi dalle categorie economiche su una serie di aspetti, ben sapendo che però la problematica va affrontata a 360 gradi e non a stagione iniziata, a venti giorni dalla notte rosa e a un mese dal ferragosto.
Ricordiamo bene quando l’attuale Sindaco dai banchi della minoranza tuonava contro le precedenti amministrazioni sui problemi di sicurezza e ordine pubblico, tra l’altro cavalcando un tema caro alla destra. Ma alla prova dei fatti cosa si è fatto di diverso e di meglio? Assolutamente nulla. Ci si è barcamenati fino ad arrivare a fare lo scaricabarile sulla Regione, che non ha alcuna competenza in merito, denotando così un approccio inadeguato al tema.
Dal canto sua la Giunta cosa fa? Come ha organizzato l’organico di PM a tal proposito? Perché anche nei periodi clou della stagione vediamo uomini piazzati dietro agli autovelox anziché a presidiare le strade nei luoghi nevralgici? Come si è fatto in passato sul tema dell’abusivismo commerciale in spiaggia, praticamente debellato grazie all’istituzione di un apposito nucleo in seno alla PM, perché non pensare alla stessa cosa per quanto riguarda altre criticità? L’Unità Cinofila in cosa viene utilizzata nel concreto e con quali risultati a parte quelli delle belle foto per i selfie? L’On. Raffaelli che vanta vicinanza al Sottosegretario all’Interno della Lega Molteni cosa ha portato a casa per la propria città da Roma?
La nostra proposta è quella di aprire dopo l’estate una riflessione seria sul tema della sicurezza e della legalità, intendendo con ciò un focus su tutte quelle che sono le zone d’ombre che riguardano il nostro territorio, che non possono essere ridotte alla sola questione delle baby gang (sentita e importante sia chiaro), ma che riguardano a più ampio raggio il tema delle infiltrazioni criminose i riviera, soprattutto ora in periodo di pandemia dove le difficoltà economiche sono aumentate e il tessuto è più permeabile. E poi i furti, le rapine, lo spaccio ancora diffuso. Il problema vero è che questa amministrazione nel tempo (l’apice durante la pandemia) si è isolata dal punto di vista istituzionale da tutto e tutti: dai Comuni limitrofi, dalla Provincia, dalla Regione, senza avere un benché minimo rapporto di fattiva collaborazione con nessuno. L’isolazionismo produce danni che rischiano di diventare irreversibili; Riccione e i riccionesi non se lo meritano.

 

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