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San Marino. Primi dati studio Spallanzani su Sputnik: alta efficacia

In foto: il primo vaccinato sammarinese
il primo vaccinato sammarinese
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 4 lug 2021 14:14 ~ ultimo agg. 14:53
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Ha riguardato un campione di mille volontari sammarinesi, che si sono vaccinati con lo Sputnik, lo studio dell’Istituto Spallanzani di Roma, realizzato in collaborazione alle istituzioni del Titano. Durante un incontro a Roma tra i vertici dell’Istituto e una delegazione sammarinese è stato fatto il punto sullo studio che analizza l’impatto del vaccino Sputnik V nella Campagna vaccinale sammarinese.

Le vaccinazioni a San Marino sono iniziate il 25 febbraio e ad oggi la percentuale degli immunizzati con doppia dose è del 63,5%, in prevalenza con il siero russo. Nel complesso, sono state somministrate fino a oggi 6.089 dosi di Comirnaty e 38.568 dosi di Sputnik-V. Trascorso poco più di un mese dall’inizio della campagna vaccinale si è registrato un netto decremento dell’incidenza di nuove diagnosi di COVID-19 che sono passate da oltre 200 casi a settimana della prima metà di marzo a meno di 30 nella seconda metà di aprile, per poi concludersi con l’ultimo caso di contagio, rilevato in territorio sammarinese, il 12 maggio scorso.
Nella seconda metà di maggio si sono anche azzerati i ricoveri, mentre l’ultimo decesso di una persona positiva al SARS-CoV-2 è avvenuto il 25 aprile.

Dai dati preliminari dello studio in corso sull’analisi della risposta anticorpale, su un campione rappresentativo di circa 1.000 volontari vaccinati con Sputnik V, è emerso un tasso di sieroconversione – cioè la comparsa di anticorpi specifici contro il nuovo coronavirus – in linea con quelli evidenziati dallo studio di fase 3. Risulta quindi una elevata immunogenicità del vaccino russo e nel complesso questi dati confermano l’alta l’efficacia della campagna vaccinale nella Repubblica di San Marino.

Ulteriori analisi, pianificate nel corso dell’incontro, in capo all’Istituto Spallanzani, riguarderanno una stima della efficacia protettiva ‘in condizioni di campo’ del vaccino Sputnik-V dopo la prima e la seconda somministrazione e la capacità degli anticorpi indotti da questo vaccino di neutralizzare diverse varianti di SARS-CoV2