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Distretto Rimini nord

Centri estivi, triplicate domande contributi. Morolli: dato inedito su cui riflettere

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 8 lug 2021 15:57
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Nell’arco di un anno sono più che triplicate le domande per il contributo ai centri estivi nel distretto di Rimini nord. Se nel 2020 erano state infatti 709 le famiglie a richiederlo, quest’anno (il bando chiudeva ieri a mezzanotte) le domande sono diventate 2.135. Circa il 70% provengono da famiglie residenti nel Comune di Rimini. “Numeri assolutamente inediti che meritano una attenta riflessione” scrive l’assessore alla scuola Mattia Morolli. “Si tratta – prosegue – di un dato eclatante, con una valenza sociale forte. I motivi sono diversi. Il più tecnico, e forse banale, è stato quello relativo all’innalzamento della soglia isee di accesso. Ma da solo non giustificherebbe comunque divari così importanti”. L’assessore si addentra poi una lettura sociologica e ipotizza tre variabili correlate. “La prima – spiega – è relativa al bisogno di socializzazione dei nostri figli che, dopo il drammatico confinamento della quarantena, hanno ora una grande necessità di tornare a giocare,  incontrarsi e lavorare insieme. La seconda riguarda la fiducia delle famiglie nei confronti della prevenzione sanitaria fatta dalle istituzioni. Se l’anno scorso si respirava più diffidenza,  quest’anno c’è un clima di maggiore fiducia, segno di un buon lavoro fatto in ambito sanitario e logistico. La terza invece allarga il campo a quello occupazionale. Si, perché il centro estivo è, per definizione, un servizio tarato sulle coppie che lavorano e non possono curare per tutta la giornata lo sviluppo dei loro figli. Questo aumento vertiginoso delle domande è quindi anche il segnale di una città che riparte, di genitori che tornano a lavorare o che comunque lo fanno per un orario più importante rispetto ad un anno fa. Sono tutte indicazioni che avevamo preventivato ma, sinceramente, non in questo ordine di grandezza.  A Rimini questo vale più che per altri territori perché il lavoro estivo è ovviamente preponderante rispetto altre realtà meno turistiche”.

L’assessore aggiunge anche un altro dato alla riflessione. “Rispetto al 2020 – spiega Morolli – è infatti raddoppiata la richiesta del contributo handicap per la frequentazione dei centri estivi. Una domanda a cui abbiamo deciso di rispondere con un aumento delle risorse messe a disposizione, arrivando ad un investimento di circa 900 mila euro. Numeri, segnali, risorse che testimoniano la voglia di una nuova socialità, la ripartenza delle attività lavorative che impegnano i genitori, l’investimento economico e strutturale da parte dell’Amministrazione. I centri estivi sono infatti parte integrante del diritto allo studio e rappresentano a tutti gli effetti un servizio educativo e didattico. Per questa amministrazione il diritto allo studio continua a rappresentare una dei punti di forza incontestabili e inalienabili del bilancio comunale. Se abbiamo aumentato ulteriormente questo investimento è perché siamo consapevoli che anche dai centri estivi possa ripartire lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità e il ritorno a quella socialità di cui tutti noi, dai più piccoli ai più grandi, sentiamo un grande bisogno” conclude.