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Subito incremento di dosi

Vaccinazioni. Lisi: dai più giovani lezione di senso civico

In foto: Vaccinazioni. Lisi: dai più giovani lezione di senso civico
Vaccinazioni. Lisi: dai più giovani lezione di senso civico
di Redazione   
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sab 5 giu 2021 17:42 ~ ultimo agg. 18:04
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Il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi, dopo la propria esperienza personale nell’hub vaccinale in fiera a Rimini, si sofferma in particolare sul ruolo e sull’atteggiamento dei giovani in questa fase importante per fare il salto nell’immunizzazione della popolazione. Nel primo giorno disponibile per la loro fascia, c’è subito stato un notevole incremento di dosi somministrate. A fronte di ritratti troppi semplicistici, i più giovani hanno dimostrato senso civico nell’aderire all’invito al vaccino ma anche responsabilità una volta all’interno dell’hub.


L’intervento di Gloria Lisi:

Vaccini, siamo entrati nella fase decisiva. Ieri ho avuto modo di verificare di persona, andando in fiera per vaccinarmi, l’impennata di vaccinazioni e prenotazioni tra i più giovani. La mia generazione, quella degli ultra quarantenni, è stata l’ultima a dover attendere le prenotazioni per classi di età, visto che proprio ieri era anche iniziata la somministrazione, sempre su prenotazione, ma senza più fasce di età. Sono proprio i più giovani che hanno fatto balzare in alto il numero di vaccinazioni giornaliere. Solo nella giornata di ieri, la prima disponibile per i nati dal 2005 in poi, il numero di vaccini è esploso con circa 2.700 vaccinati, oltre mille in più del giorno precedente.

Al dato statistico e numerico si somma quello culturale. Durante la mia vaccinazione ho avuto infatti l’occasione di parlare e confrontarmi con infermieri, operatori, medici e coordinatori. L’impressione comune è che i più giovani siano quelli con cui lavorano meglio; puntuali, preparati, collaborativi, rispettosi. Si presentano in orario aspettando il proprio turno, con emozione e rispetto. L’immagine che emerge è diametralmente opposta a quella, tra il menefreghista e lo strafottente, che sembra trapelare dai media nazionali. Al contrario, mi dicono, ci sono giovani che non vedono l’ora di vaccinarsi per mettere al sicuro i propri nonni, e magari per poterli riabbracciare, chi lo fa perché consapevole che la ripresa delle lezioni in presenza passi soprattutto da scelte come questa. Dimostrano, più in generale, grande senso civico e spirito di comunità. Sanno che, pur non essendo loro la categoria più a rischio, il benessere della propria comunità passa anche attraverso la loro immunizzazione. Lo hanno capito loro, lo hanno capito i quarantenni e i cinquantenni che, non appena ricevuti gli sms di prenotazione dell’ausl hanno fatto quasi raddoppiare, già dal primo giorno utile, i numeri delle prenotazioni. Sono, dovrei dire siamo, quella generazione che vede sia il pericolo di salute dei genitori anziani, che quello educativo e sociale dei nostri figli.
Tutti, stiamo capendo che il vaccino è fondamentale per uscire da questi anni difficili, e che questa campagna vaccinale rappresenta la sfida epocale del nostro tempo.