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Problema parcheggi

Ravaglioli (Lega): dai lavori a Rimini nord, danni irreversibili al turismo

In foto: Alessandro Ravaglioli
Alessandro Ravaglioli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 10 giu 2021 11:38
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Il centrodestra, tra proposte e veti, dibatte ancora alla ricerca di un candidato che trovi il sostegno di tutta la coalizione. Intanto Alessandro Ravaglioli della Lega, che da oltre un mese ha dato la sua disponibilità, prosegue nella sua campagna sul territorio. Nel mirino finiscono i lavori sul lungomare di Rimini Nord che Ravaglioli definisce “sbagliati sotto il profilo edile con materiali inadatti ma soprattutto senza una regia urbanistica ed un piano della mobilità e dei parcheggi a monte“. Secondo l’esponente del Carroccio, leggi alla mano, potrebbero volerci infatti almeno cinque anni per risolvere il problema parcheggi. E a pagare gli effetti di questo ritardo sarebbe tutto il comparto turistico. “Sinceramente – chiosa Ravaglioli – non capisco se trattasi di incapacità amministrativa e buona fede o viceversa di un deliberato progetto di abbattimento dell’industria turistica della città. E’ chiaro che davanti ad errori i questa gravità serve una discontinuità totale dalla giunta Gnassi.”

La nota stampa 

I lavori eseguiti (mi rifiuto di chiamarli con storpiature del tipo Parco Del Mare) sul lungomare di Rimini nord hanno provocato danni irreversibili per il Comune di Rimini. Lavori sbagliati sotto il profilo edile con materiali inadatti ma soprattutto senza una regia urbanistica ed un piano della mobilità e dei parcheggi a monte. Un fiume di soldi davvero buttati alle ortiche, con un progetto da rifare completamente per il quale ci vorranno non meno di 5 anni anche solo per realizzare eventuali parcheggi scambiatori a monte della ferrovia. In particolare mi riferisco alle frazioni di Viserbella e Torre Pedrera dove il PSC zonizza tutta l’area a monte della ferrovia quale “Territorio rurale ad alta vocazione produttiva agricola” e quindi per concretizzare un’eventuale piano della sosta (ad oggi neppure abbozzato!) occorrerebbe addirittura una variante al PSC con un tempistica di realizzazione stimabile in non meno di 2 anni. Nella frazione di Viserba e Rivabella invece si sarebbe potuto agire sin da subito (anche se con scarso margine di manovra) con una modifica al solo RUE, ma nulla è stato fatto. Leggi alla mano la tempistica più ottimistica per l’esecuzione dei parcheggi potrebbe essere la seguente, suddivisa in 4 step:
1. Redazione del Piano della mobilità e della sosta, che ad oggi non c’è: 1 anno
2. Variante urbanistica a mezzo di accordo programma (ex art.59-60 della LR 24/2017) con tanto di procedura semplificata con progetto di opera pubblica (ex art 53 della LR 24/2017): 2 anni.
3. Reperimenti finanziamenti pubblici più sottoscrizione accordi pubblici-privati: 1 anno
4. Bandi di gara e lavori: 1 anno
Quando lasciai il Consiglio Comunale nel 2016 si parlava proprio dell’esigenza di questa variante come supporto essenziale per lo sviluppo del progetto del Parco del Mare, ma poi tutto fu lasciato cadere nel vuoto.
Sembra non esservi alcuna volontà politica se non quella di dare seguito ad una posizione ideologica sulla mobilità che vorrebbe essere innovativa ed ecologica ma nella sostanza ci riporta al medioevo.
A livello teorico si sarebbe anche potuta ipotizzare una parte di città a Rimini nord del tipo Zermat, dove vai in vacanza lasciando l’auto ad una stazione treni con mega parcheggio scambiatore e poi con navette elettriche i turisti vengono portati agli hotels per una vacanza senza auto, ma tutto questo avrebbe dovuto essere pianificato e realizzato prima dei lavori sul lungomare con un efficiente sistema a monte. Invece la città si trova in una situazione drammatica dove si pensa di far fronte a questo problema utilizzando in maniera disarticolata e schizofrenica qualche parcheggio a caso (fiera, scuole, ecc.).
Sinceramente non capisco se trattasi di incapacità amministrativa e buona fede o viceversa di un deliberato progetto di abbattimento dell’industria turistica della città. E’ chiaro che davanti ad errori i questa gravità serve una discontinuità totale dalla giunta Gnassi.