Movida difficile da controllare. In settimana Comitato sicurezza
Anche a Rimini tanti ragazzi in giro e movida difficile da controllare, con livelli di aggressività alta. L’assessore alla sicurezza del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad questa mattina ha parlato con il Prefetto, dottor Forlenza, per tenere questa settimana un Comitato provinciale per l’Ordine pubblico e la Sicurezza, specificatamente dedicato alle tematiche e problematiche legate al turismo, quella della movida e dei rinforzi estivi di polizia in primis.
La premessa è legata al buono della ripartenza, dopo mesi di forzata chiusura: “I primi due week end che potremmo definire ‘della ripresa’ sono stati molto positivi per Rimini in termini di prenotazioni alberghiere e attività dei pubblici esercizi in città. Davvero un incoraggiante avvio della stagione estiva, che fa ben sperare per le prossime settimane e per i prossimi mesi. Lo dico a bassa voce, ma l’auspicio è che progressivamente e in tempi rapidi Rimini potrà riannodare il filo di arrivi e presenze turistiche, interrotto dopo il 2019″.
Ma poi le note dolenti: “Voglio però aggiungere una riflessione che non riguarda solo Rimini ma tutti i grandi poli attrattori del Paese. Ormai ogni città d’Italia, soprattutto nei week end, deve registrare episodi spiacevoli, se non violenti, legati allo svolgimento della cosiddetta ‘movida’, sempre più difficile da controllare. Lo spiega quest’oggi anche la vice sindaco di Milano, Anna Scavuzzo, commentando i fatti di cronaca, accaduti a Milano nel fine settimana. L’amministratrice registra livelli di aggressività in crescita, indirettamente legati alla fase di ‘compressione’ dovuta ai lockdown. Al di là di queste spiegazioni para sociologiche, è necessario definire modalità di controllo e di presidio dell’ordine pubblico sempre più sinergiche tra forze di polizia, comuni, operatori economiche e residenti“.
Di qui la richiesta di avviare subito una strategia condivisa per contenere situazioni potenzialmente esplosive e pericolose: “Abbiamo la necessità di muoverci in maniera collegiale davanti a fenomeni che non sono da demonizzare ma che devono essere gestiti tenendo conto di innumerevoli elementi”.