Lavori casello Rimini sud. L'intervento del M5S di Bellaria
Nel botta e risposta tra i deputati del Movimento 5 Stelle Sarti e Croatti e l’assessore riminese Roberta Frisoni sui lavori al casello di Rimini sud, interviene oggi anche il gruppo pentastellato di Bellaria Igea Marina.
“Ci troveremo – si legge – con il casello di Rimini Sud chiuso, con un plausibile aumento e difficoltà di gestione del traffico per i caselli di Riccione e Rimini Nord. Quest’ultimo casello serve Bellaria Igea Marina, Santarcangelo e San Vito“.
“Quindi – continua la nota – contano Zero il sindaco di Rimini e il presidente di Provincia, a questo punto conta Zero anche il presidente di Regione. E neanche provare a contattare il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, dato che si toccano, tra l’altro, tematiche di sicurezza e ambientali. In effetti le lunghe e lente colonne di traffico, oltre a garantire lunghi periodi di riposo sotto il sole per la gioia delle nostre famiglie, producono anche uno smog che magnificamente si sposa in questa stagione con lo iodio e l’aria salubre del mare“.
“C’è da rimanere basiti – aggiunge il M5S di Bellaria Igea Marina – nello scoprire che un assessore preferisce mortificare la propria classe politica sminuendola, invece di riconoscere di aver preferito non intervenire, magari perché fa comodo avere un’opera finita prima delle elezioni… O magari per altre ragioni che in questo momento non riesco a ipotizzare.”
Secondo i pentastellati non regge “la storiella che autostrade si muova in autonomia, senza tener minimamente in considerazione
le reali problematiche di gestione del traffico autostradale, quelle ambientali, il disagio turistico e il disagio nel trasporto delle merci, ecc.” “Qui – prosegue – bisogna veramente essere ingenui per credere che la politica non abbia peso in questa situazione, che non si possa intervenire per programmare in tempi più adeguati e meno soggetti alle criticità appena elencate. Quindi non resta che considerare pessima l’uscita atta a mortificare la deputata Sarti e il senatore Croatti. Ma ancora più bassa è l’immagine che regala della classe dirigente politica romagnola, praticamente priva di ogni peso decisionale a dispetto del buon senso in un periodo di non facile gestione. Le pessime figure, a quanto pare, si preferiscono ad una buona amministrazione. Ma ancora peggiore è questo atteggiamento del voler prendere in giro il cittadino, che giustamente può non conoscere certi meccanismi, bagnandosi le vesti in un atteggiamento ai limiti del vittimismo…“