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la missiva dell'ex presidente

Conte chiede a PD passo indietro. Belluzzi: Cattolica non è merce di scambio

In foto: Il segretario Belluzzi con la candidata Foronchi
Il segretario Belluzzi con la candidata Foronchi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
lun 14 giu 2021 15:13 ~ ultimo agg. 15:20
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Il segretario del PD di Cattolica Alessandro Belluzzi rispedisce al mittente la proposta arrivata al partito dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte di sostenere la ricandidatura di Mariano Gennari. La richiesta arriva, spiega Belluzzi, con modi e tempi sbagliati: da due mesi il PD ha presentato la sua candidata, Franca Foronchi, dopo avere, durante l’inverno, tentato di aprire un confronto con il sindaco su quattro temi cari alla cittadinanza: scuola Repubblica, nuovi supermercati Macanno e VGS e progetto lungomare: “la risposta a questa richiesta di confronto è stata una porta sbattuta in faccia: ad oggi tre di quei quattro progetti sono stati approvati dalla maggioranza in via definitiva e resi immodificabili, legando così le mani ai futuri amministratori, qualora diversi dagli attuali“.

Per Belluzzi la logica con cui si muove l’ex premier è quella della merce di scambio: “in un quadro politico nazionale/regionale: il M5S sostiene il candidato del PD a Bologna e allora il PD deve sostenere il candidato del M5S a Cattolica”. “Quando il PD cittadino aveva chiesto un confronto sui temi prima citati il Sindaco Gennari, invece di rispondere nel merito, si vantava unicamente dei suoi buoni rapporti con il PD di Roma, Bologna e Rimini convinto, in cuor suo, che alla fine la partita si sarebbe giocata solamente lì, ossia sopra la testa dei suoi concittadini”.

E la proposta del passo indietro è irricevibile: “il PD di Cattolica ha scelto di mettere al primo posto la città e non le logiche da vecchia politica e perché riteniamo che il nostro progetto politico e la nostra candidata Sindaca siano i migliori possibili

La nota di Belluzzi

Ho letto con molta attenzione la lettera del ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella quale ha chiesto al PD di sostenere la ricandidatura di Mariano Gennari come Sindaco di Cattolica, in onore di un’alleanza organica tra M5S e PD in Emilia-Romagna. Ritengo, tuttavia, sbagliate quelle parole sia per le tempistiche sia, soprattutto, per il metodo. Per quanto riguarda il primo punto forse il Presidente Conte non sa che il centrosinistra unito quasi due mesi fa ha presentato la candidatura a Sindaca di Franca Foronchi, scelta attraverso un consenso all’unanimità dall’assemblea del PD e di tutte le forze del centrosinistra e con il pieno sostegno del PD Regionale e Provinciale. Forse non sa nemmeno che il PD di Cattolica nel novembre scorso aveva provato ad aprire un confronto con il Sindaco Gennari e la maggioranza del M5S su quattro temi ritenuti strategici per la città (spostamento della scuola della Repubblica, realizzazione nuovo Conad Macanno e nuovo supermercato al VGS, progetto nuovo lungomare) per i quali non condividevamo (e non condividiamo tutt’ora) l’indirizzo politico-amministrativo dato dall’attuale Giunta. L’unica risposta che il PD ha ricevuto a questa richiesta di confronto è stata una porta sbattuta in faccia: ad oggi tre di quei quattro progetti sono stati approvati dalla maggioranza in via definitiva e resi immodificabili, legando così le mani ai futuri amministratori, qualora diversi dagli attuali. Forse il Presidente Conte non sa che l’attuazione di quei 4 progetti, oltre a provocare un danno per la città di Cattolica, si pone in netta antitesi ad alcuni valori cardini del M5S come la difesa dell’ambiente, la lotta al consumo di suolo e la partecipazione dei cittadini e che contro due di questi progetti si e’ mobilitata una parte importante di cittadinanza con la raccolta di oltre 1.000 firme per ciascuno. Oppure il Presidente Conte lo sa, e qui sta la critica per il metodo, e pensa che la partita possa risolversi ritenendo Cattolica come “merce di scambio” in un quadro politico nazionale/regionale: il M5S sostiene il candidato del PD a Bologna e allora il PD deve sostenere il candidato del M5S a Cattolica. Va dato atto che su questo approccio il Sindaco Gennari e il Presidente Conte sono allineati: infatti anche nel novembre scorso quando il PD cittadino aveva chiesto un confronto sui temi prima citati il Sindaco Gennari, invece di rispondere nel merito, si vantava unicamente dei suoi buoni rapporti con il PD di Roma, Bologna e Rimini convinto, in cuor suo, che alla fine la partita si sarebbe giocata solamente lì, ossia sopra la testa dei suoi concittadini. Ad oggi la richiesta del Presidente Conte e’ pertanto irricevibile, poiché il PD di Cattolica ha scelto di mettere al primo posto la città e non le logiche da vecchia politica e perché riteniamo che il nostro progetto politico e la nostra candidata Sindaca siano i migliori possibili, frutto di un profondo confronto partito e proseguito dal basso. Su una cosa però sono in accordo con l’ex Presidente Conte: Cattolica dovrebbe essere guardata con attenzione quale laboratorio politico virtuoso per il centrosinistra. Ad oggi siamo l’unico comune in Emilia-Romagna, e penso uno dei pochi in Italia, dove il centrosinistra candida una donna, insegnante, con oltre 15 anni di esperienza amministrativa alle spalle e senza aver fatto le primarie, trattandosi di una candidatura avvallata all’unanimità dal PD e da tutte le forze civiche e partitiche riconducibili al centrosinistra, con in campo tantissimi giovani, pronti a diventare una nuova classe dirigente formata e preparata. Nel suo piccolo a Cattolica, in tempi non sospetti, e’ stato costruito progetto politico pilota, sulla scia del modello di coalizione che ha portato Bonaccini alla vittoria delle ultime elezioni regionali, una federazione di centrosinistra unito con il PD promotore e perno e che ha messo tra i primi punti del suo programma elettorale il tema del lavoro, della sanità, della scuola, dell’ambiente. Abbiamo impostato la nostra campagna elettorale su un confronto pacato e sul racconto del nostro progetto di città che, ci teniamo a sottolineare, è diverso da quello dell’attuale amministrazione e del centrodestra, nella convinzione che ai cittadini interessi innanzitutto sapere cosa si propone per migliorare la qualità di vita della comunità in cui vivono e quali soluzioni si vogliono attuare per risolverne i problemi. Lasciamo liberi i cittadini di esprimersi su questo lasciando fuori dal dibattito ogni ingerenza esterna e diktat calati dall’alto, solamente dannosi per un sano dibattito democratico