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Verso il voto a Rimini

Partito Socialista: candidatura unitaria non è possibile, primarie aperte

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 7 mag 2021 12:44
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Si prenda atto che ormai nel centrosinistra non è possibile arrivare ad una candidatura unitaria e ci si prepari alle primarie. E’ quanto ritiene la federazione riminese del Partito Socialista (PSI) che fa parte della coalizione e invita le forze che siedono al tavolo ad essere parte integrante del percorso con una assunzione di responsabilità e spirito di coesione. L’obiettivo, spiega il PSI, deve essere quello di “primarie aperte in cui a tutti i cittadini, anche ai più fragili, dovrà essere consentito di partecipare in sicurezza per determinare, con la maggior condivisione possibile, l’affermazione di un candidato che sia all’altezza di una città straordinaria, in anni difficili quasi come quelli affrontati dai nostri nonni, da cui dobbiamo imparare che, oggi come allora, “sl’è nota us fara de”.“.

La nota del PSI di Rimini

Come PSI di Rimini abbiamo assistito in questi mesi alle crescenti tensioni per la scelta del candidato Sindaco, che hanno coinvolto non solo il Partito Democratico ma tutta la coalizione.
Abbiamo cercato, per quanto possibile, di riportare il dibattito politico su idee e programmi, sottraendolo ai battibecchi sui social e sui giornali, nella consapevolezza che le forze politiche debbano dimostrare responsabilità e attenzione verso i bisogni dei cittadini, senza dimenticare che il vero avversario alle elezioni sarà una destra populista e ambiziosa.
Abbiamo più volte sollecitato, attraverso il neonato tavolo di coalizione (più volte negli anni da noi auspicato), un percorso condiviso che portasse, attraverso un confronto partecipato e serio, all’identificazione di una candidatura unitaria di alto profilo che permettesse di rilanciare l’importante attività dell’amministrazione uscente, elaborando progetti in grado di attrarre i fondi del Recovery Fund.
Giunti al mese di maggio, con le riaperture ormai in essere e la stagione estiva alle porte, è necessario prendere atto, con serenità, che una candidatura unitaria non è possibile, per il fallimento di tutti i possibili tentativi di mediazione, esperiti anche ai più alti livelli.
A questo punto lo scenario delle primarie diventa ormai una certezza e perciò, pur mantenendo il rispetto per l’autonomia di ogni forza politica, crediamo che sia necessaria una assunzione di responsabilità che, con spirito di coesione, veda i partiti della coalizione come parte integrante del percorso delle Primarie.
Un impegno che, come PSI, assumiamo con coerenza, in quanto presenti già alle elezioni primarie del 2010, che videro l’affermazione di Andrea Gnassi, poi vincitore delle comunali l’anno successivo, così come alle primarie di coalizione 2012 per la scelta del candidato Premier, in cui nostri rappresentanti furono membri dei tavoli organizzativi sorti in ogni provincia italiana.
Con la stessa coerenza, parteciperemo alle primarie che si terranno a giugno nelle grandi città italiane in cui il centrosinistra deve decidere il candidato, come Roma, Torino e Bologna.
Dovranno essere primarie aperte in cui a tutti i cittadini, anche ai più fragili, dovrà essere consentito di partecipare in sicurezza per determinare, con la maggior condivisione possibile, l’affermazione di un candidato che sia all’altezza di una città straordinaria, in anni difficili quasi come quelli affrontati dai nostri nonni, da cui dobbiamo imparare che, oggi come allora, “sl’è nota us fara de”