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Solo per le locazioni brevi

Imposta di soggiorno, Rimini aggiorna la convenzione con Airbnb

In foto: dal sito di Airbnb
dal sito di Airbnb
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 3 mag 2021 15:16 ~ ultimo agg. 15:18
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Il Comune di Rimini ha sottoscritto con Airbnb l’integrazione della Convenzione che dal 1° giugno consentirà al portale di riscuotere l’imposta di soggiorno solo agli appartamenti qualificati come ‘locazioni brevi’. Una modifica che vede Rimini tra le prime amministrazioni in Italia aggiornare la convenzione con la società, alla luce delle nuove disposizioni contenute nel dl Rilancio, che prevede che i gestori delle strutture ricettive (hotel, residence, affittacamere, case vacanze, ecc.) siano direttamente responsabili del versamento dell’imposta in solido con il cliente, escludendo altri intermediari. Dal 1° giugno la piattaforma Airbnb si adeguerà alle normative, riscuotendo l’imposta esclusivamente per le locazioni brevi, gestite da “persone fisiche in forma non imprenditoriale”.   

Si va quindi ad integrare la convenzione che il Comune di Rimini il 1° aprile 2018 stipulò con la società Airbnb Ireland UC, operatore presente sul territorio nazionale e internazionale, per agevolare le operazioni di riversamento e dichiarazione dell’imposta. Con il successo del Portale, Airbnb ha allargato le categorie di “host” e nella piattaforma sono confluite anche camere di hotel, appartamenti facenti parte di Residenze Turistico Alberghiere e altre attività gestite da imprenditori come case vacanze, affittacamere, ecc., riscuotendo, per tutti, l’aliquota percentuale che era stata individuata per le locazioni brevi, creando così disparità tra la tariffa richiesta all’ospite presso le strutture ricettive e quella applicata dal portale, per le medesime strutture, a seguito della prenotazione on line. Con l’introduzione dell’art. 180 del D.L. 34/2020 è stato previsto che i gestori delle strutture ricettive (hotel, residence, affittacamere, case vacanze, ecc.) siano qualificati “responsabili del pagamento dell’imposta di soggiorno”, pertanto, non essendo ammesso dal legislatore nessun altro intermediario, tutte le responsabilità, ora tributarie, sono in capo esclusivamente ai  gestori. L’Amministrazione Comunale ha quindi richiesto alla società Airbnb la riconfigurazione del portale ottenendo per Rimini, ma con ricaduta anche per tutti i comuni italiani, che il portale possa distinguere la riscossione dell’imposta di soggiorno sulla base della tipologia – locazione breve o strutture imprenditoriali – che l’host inserisce nel momento della registrazione. Non appena implementate le variazioni tecniche, Airbnb comunicherà a tutti gli host già presenti sul portale di verificare la categoria della struttura in cui sono registrati e darà indicazioni per la modifica a coloro che riscontrino non essere nella categoria giusta.

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