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Fermato dai Carabinieri

Ubriaco, semina il panico in auto. Doveva scontare 9 anni di carcere

In foto: un controllo
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 26 apr 2021 11:20 ~ ultimo agg. 17:20
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Se i Carabinieri di Riccione nell’ultima giornata di “zona arancione” non hanno registrato particolari criticità sul fronte assembramenti, hanno dovuto fare i conti con un 49enne originario della provincia di Macerata che, a bordo della sua auto, ha seminato il panico a Scacciano di Misano Adriatico.

Intorno alle 18 alcuni cittadini hanno segnalato che il conducente, dopo essere andato a sbattere contro altri veicoli, stava tentando di scappare e di sottrarsi alle proprie responsabilità. Nel tentativo di fuga, avrebbe colpito e sfasciato almeno un paio di auto in sosta lungo la pubblica via.

Subito allertati, gli equipaggi della Sezione Radiomobile del NOR di Riccione si sono fiondati sul posto, rintracciando l’auto e riuscendo a bloccarla dopo un breve inseguimento. Così i carabinieri hanno fatto scendere l’uomo dal veicolo, il quale, in evidente stato di ebrezza, ha tentato di opporsi al controllo cercando di scagliarsi contro le divise.

Dopo essere stato immobilizzato, il soggetto ha fornito false generalità ai carabinieri al fine di impedire la sua identificazione poiché, per come accertato poco dopo, pendeva su di lui un ordine di carcerazione emesso nel maggio 2019 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Macerata, per reati di truffa e falsità commessi nel 2017.  Un cumulo di pene per cui l’uomo deve scontare 9 anni e 5 mesi di carcere.

L’uomo è stato prima condotto presso il pronto soccorso di Riccione per le rilevazioni del tasso alcolico e poi successivamente presso gli uffici della Compagnia dove è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di resistenza a P.U., false attestazioni rese a P.U. circa l’identità personale ed è stato deferito in stato di libertà per la guida sotto l’influenza dell’alcool.

A distanza di quasi un anno, è stato quindi notificato ed eseguito l’ordine di carcerazione e l’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il Carcere di Rimini dove non solo rimarrà a disposizione dell’A.G. riminese per il rito direttissimo di convalida dell’arresto in flagranza, ma sconterà la pena detentiva di 9 anni e 5 mesi.