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no ai recinti

Sadegholvaad: si alle primarie ma allargate a tutti i cittadini

In foto: Jamil Sadegholvaad
Jamil Sadegholvaad
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 apr 2021 14:01 ~ ultimo agg. 14:05
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Consapevole che il tempo per dare un nome al candidato del centro sinistra a Rimini sta per scadere, fa una proposta: primarie aperte a tutti i cittadini riminesi. Così Jamil Sadegholvaad, uno dei due canidati in pectore del Partito Democratico.

Pur nella difficoltà di questo periodo – dice Sadegholvaad – anche per il PD di Rimini di tempo per le scelte ormai ce n’è poco. Per questo occorre partire e allargarsi alla città.  Se saranno primarie dovranno essere rivolte a tutti i riminesi. “Non sfuggo al tema delle primarie. Se primarie saranno, le abbraccerò con entusiasmo. L’altro giorno il segretario Enrico Letta ha detto che le primarie sono una dichiarazione d’amore verso la Città. Una bellissima affermazione in cui mi riconosco. Ma con una aggiunta: per essere un atto d’amore devono coinvolgere tutta la città, in questo caso tutti i 150 mila riminesi. Una festa collettiva di democrazia”. No ad una partecipazioni limitata e per pochi, “evitando di mettere, dentro e fuori al PD, lacci e recinti cercando di restringere la partecipazione”.

Questo per me significa solo una cosa: uno sforzo organizzativo straordinario, eccezionale per garantire il voto in presenza in ogni luogo della città. Forese, centro, mare, frazioni: 100, 200 gazebo. Questo non è un personale desiderata ma una condizione e un impegno che, da Letta in giù, come centrosinistra dobbiamo assumerci. Organizzare le primarie al motto “meno siamo, meglio stiamo” non sarebbe accettabile, per me e per tanti altri riminesi”.

E ancora: “In questi mesi ci sono stati fatti importanti da registrare: il tavolo della coalizione che riunisce forze politiche e civiche, il programma fatto dai gruppi tematici del PD, il protagonismo dei circoli e di nuove associazioni culturali e sociali. Questo si aggiunge al consenso, al senso ritrovato d’orgoglio e all’eredità popolare, concreta, innovativa che ci lascia la stagione dell’Amministrazione uscente.  Ed è una stagione che non ha avuto un solo protagonista, seppur straordinario come il sindaco Andrea Gnassi, ma è frutto di un lavoro, di programmi, dell’impegno di tante persone, associazioni, categorie, ordini. Davvero un lavoro di comunità e per la comunità”.