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sorvegliato dai forestali

Il fratino torna a nidificare in spiaggia. Sanzioni per i disturbatori

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 3 apr 2021 12:52 ~ ultimo agg. 14:19
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Il fratino, piccolo uccello trampoliere protetto dalla normativa nazionale ed europea, è tornato a nidificare anche quest’anno nelle spiagge di Rimini e di Riccione. Sono già quattro i nidi individuati dai volontari ornitologi di ASOER di Rimini. I carabinieri Forestali riminesi hanno organizzato uno specifico servizio di tutela, in particolare per il periodo pasquale, sia con proprie pattuglie sia coordinando i servizi di vigilanza delle guardie zoofile ed ambientali di Enpa, Kronos, Raggruppamento provinciale Guardie Giurate venatorie, Fare Ambiente, GEV, Giacche Verdi che saranno presenti nei prossimi mesi sull’arenile per verificare il rispetto delle norme.

Le coppie di fratini hanno già iniziato la cova delle uova e in questo periodo delicato la loro attività deve essere particolarmente tutelata. E’ vietato quindi avvicinarsi ai nidi che sono stati delimitati con “recinti” leggeri costituiti da pali e cordino e segnalati con cartelli informativi anche se sarà possibile ammirarli a distanza, muniti di binocolo o cannocchiale.

Un pericolo gravissimo è costituito dai cani lasciati vagare senza guinzaglio lungo la battigia e all’ingresso delle spiagge che possono uccidere o comunque creare disturbo ai fratini. Come noto la spiaggia è una area pubblica e quindi è obbligatorio l’uso del guinzaglio per i cani. Questa norma, che è sempre garanzia di sicurezza, diventa norma vitale per la sopravvivenza dei fratini in questo periodo. I Forestali con il contributo di guardie e volontari delle associazioni hanno provveduto a installare lungo tutta la battigia dei pannelli informativi per avvisare gli utenti della spiaggia e in particolare i proprietari di cani così da evitare di dover poi sanzionare eventuali trasgressori.

L’attività di tutela del fratino vede la partecipazione di molte associazioni ambientali della provincia di Rimini, oltre a quelle già citate, Legambiente, WWF, Fondazione Cetacea e altre che hanno manifestato interesse a collaborare all’azione di tutela a fianco dell’Arma, della Regione Emilia Romagna, di ISPRA, della Provincia e dei Comuni.