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tensione in piazza ferrari

Si rifiuta di alzare la mascherina, insulti e mani al collo della vigilessa

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 4 mar 2021 17:40 ~ ultimo agg. 5 mar 13:54
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Un semplice invito ad alzare la mascherina ha mandato su tutte le furie un 54enne, residente a Rimini, a passeggio in via Tempio Malatestiano in compagnia del figlio. L’aggressione ai danni di una vigilessa e del collega si è consumata intorno alle 15.40 tra l’incredulità di chi si trovava nei paraggi.

I due agenti della polizia Locale, in servizio in centro storico, si sono accorti che l’uomo aveva la mascherina abbassata sotto il mento, così gli si sono avvicinati chiedendo di indossarla correttamente, come peraltro stava già facendo il figlio. Il 54enne, però, secondo il racconto di alcuni testimoni, sarebbe andato su tutte le furie mostrando un’aggressività immotivata: “Io non me la tiro su”, avrebbe risposto con tono di sfida. Poi, davanti al nuovo invito a rispettare le regole e calmarsi, ha perso letteralmente le staffe: prima aggredendo verbalmente gli agenti con pesanti insulti, poi anche fisicamente.

L’uomo, di grossa corporatura – così è stato descritto da alcuni passanti che hanno assistito alla scena-, si è diretto minacciosamente verso la vigilessa e le ha messo una mano al collo. Il collega, intervenuto per difenderla, è stato spintonato. Qualcuno ha parlato anche di uno sputo verso l’agente donna. Nonostante il figlio l’abbia invitato più volte a farla finita, il padre avrebbe continuato a cercare lo scontro con gli agenti, che si sono visti costretti a chiedergli di mostrare i documenti.

Niente da fare perché il 54enne è corso via sbraitando, prima lungo via Gambalunga poi in piazza Ferrari, inseguito dall’agente. Dopo alcune centinaia di metri l’uomo è stato placcato e successivamente identificato alla presenza del suo avvocato. Per lui è scattata una denuncia per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre ad una sanzione amministrativa di 400 euro per essersi rifiutato più volte di indossare la mascherina. I due agenti invece sono comunque stati accompagnati in pronto soccorso per accertamenti.

“Capiamo l’esasperazione della gente per la situazione che stiamo vivendo – hanno spiegato i due agenti a chi era sul posto – ma il nostro è stato un semplice invito al rispetto delle regole, usando come sempre facciamo il buon senso”. Informato nel tardo pomeriggio dell’accaduto, l’assessore alla Sicurezza, Jamil Sadegholvaad, ha espresso “massima solidarietà agli agenti e a tutto il Corpo della polizia Locale, che da un anno a questa parte stanno profondendo un impegno incredibile e senza sosta a tutela della salute collettiva. Atteggiamenti di questo tipo nei confronti di donne e uomini che fanno il proprio dovere sono da condannare duramente e non sono mai giustificabili”.