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Rinaldis: beffa per turismo

Paradosso di Pasqua: Italia chiusa, ma si può andare in vacanza all'estero

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 29 mar 2021 11:37 ~ ultimo agg. 17:47
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Potrebbe sembrare uno scherzo di cattivo gusto ma, salvo correzioni in corso d’opera, è la realtà. In una Italia divisa tra il rosso e l’arancione (con ristoranti e bar chiusi e gli spostamenti limitati al minimo) sarà possibile andare in vacanza all’estero. Quindi, negli stessi giorni in cui agli italiani è vietato muoversi da una Regione all’altra, chi vorrà potrà invece raggiungere un aeroporto e imbarcarsi per uno dei Paesi del cosiddetto Gruppo C tra i quali ci sono l’Austria, la Francia, la Spagna o la Croazia, solo per citarne alcuni. Ovviamente con tutte le limitazioni del caso imposte dai singoli Paesi e le misure da rispettare, compreso il tampone rapido a cui sottoporsi al rientro in Italia.

Lo prevede il decreto firmato lo scorso 3 marzo dal Governo e lo conferma una nota del ministero dell’Interno dove si chiarisce che è permesso anche spostarsi tra regioni (rosse o arancioni) per raggiungere l’aeroporto per recarsi in vacanza nelle località in cui è possibile arrivare. Un paradosso che non può passare inosservato in un Paese come l’Italia in cui tutto il sistema dell’ospitalità è fermo da mesi a causa dello stop agli spostamenti tra Regioni. “Non comprendiamo – scrive il presidente nazionale di Federalberghi Bernabò Boccacome sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia“. Una beffa per gli operatori, la definisce. “Se è vero, come è vero, che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio – prosegue Bocca – allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche“. Arrabbiata la presidente degli albergatori riminesi Patrizia Rinaldis che invoca regole uguali per tutti. “Oggi – dice ad Icaro Tv – non possiamo uscire di casa, non possiamo andare fuori dal comune, ma possiamo raggiungere un aeroporto e partire per le vacanze. E’ un provvedimento che si commenta da solo. Avevamo una opportunità come Paese e ce la stiamo giocando facendo andare gli italiani all’estero. Così la nostra economia continuerà a soffrire.” “L’85% degli alberghi è chiuso – aggiunge – gli altri Paesi si preparano ad aprire, dite anche a noi come dobbiamo fare. Rischiamo quest’anno di perdere quote importanti di mercato. Con l’incertezza le aziende muoiono.

I Paesi del Gruppo C. Si può andare per turismo in Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. Vanno rispettate le restrizioni locali e al ritorno in Italia, nella maggior parte dei casi, è obbligatorio sottoporsi al tampone. Per chi rientra dalla Repubblica Ceca è previsto l’isolamento fiduciario mentre per chi fa ritorno dall’Austria (così come da Usa o Regno Unito) ci sono 14 giorni di quarantena.

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