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In deroga, a Riccione

Lezioni in presenza per 13 bimbi di nidi e scuole d'infanzia

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 8 mar 2021 14:16
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Lezioni in presenza, in deroga rispetto a quanto prevede la “zona rossa”, per dieci bambini della scuola dell’infanzia e tre dei nidi nelle strutture comunali di Riccione. Predisposto anche il servizio mensa. I 10 più grandi sono riuniti alla scuola Piombino, scelta per la sua posizione centrale e per la cucina interna. I tre bimbi dei nidi avranno un inserimento più graduale. L’amministrazione riccionese attende chiarezza sulla questione della frequenza in deroga per i figli di genitori che svolgono mansioni che esigono la presenza inderogabile.

Si tratta di 10 bambini della scuola dell’infanzia che hanno prodotto la certificazione di disabilità o di esigenze educative speciali – ha spiegato l’assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarranei prossimi giorni rientreranno anche tre bimbi più piccoli dei nidi. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, l’amministrazione ha riunito la classe di 10 bimbi presso la scuola Piombino, scelta per la sua posizione centrale, rispetto al territorio comunale, e perché ha una cucina interna. Per quanto riguarda i più piccoli, l’inserimento sarà più graduale. In questi giorni l’ufficio scolastico del Comune ha provveduto a contattare tutti i genitori dei bambini che possono frequentare in deroga per comprendere il gradimento del servizio attivato e tutti si sono espressi in maniera estremamente favorevole. Va anche però rilevato che sulla questione della frequenza in deroga per le altre categorie di bambini, cioè figli di genitori che svolgono mansioni che esigono la presenza inderogabile sul posto di lavoro, c’è stata troppa confusione e si comprendono le perplessità di tanti. Sabato abbiamo avuto un incontro in streaming con la Regione e il dirigente del settore scuola a livello regionale, per comprendere l’orientamento legislativo. Pensiamo infatti che non possano essere né i Comuni né i dirigenti scolastici a stabilire chi può e chi non può frequentare la scuola. Per ora abbiamo regolato il servizio garantendo l’accesso in presenza ai bimbi con disabilità ma dalla Regione e dal Governo attendiamo una risposta più puntuale nei prossimi giorni, per dare un segnale univoco alla cittadinanza, alle famiglie che devono organizzare la propria vita lavorativa in base alla DAD e agli studenti da un anno oramai penalizzati sul diritto alla scuola“.