Indietro
menu
Le voci dal territorio

Enrico Letta si candida alla guida Pd. I commenti

In foto: Enrico Letta
Enrico Letta
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 12 mar 2021 17:25
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Una candidatura “amore della politica“. Così Enrico Letta ha commentato la sua scelta di accettare la richiesta che tanti nel Pd gli avevano fatto di candidarsi a segretario dopo l’addio di Zingaretti. “Non cerco unità ma verità, aprirò dibattito“, ha annunciato in un messaggio sui social.

Intanto iniziano ad arrivare i commenti della politica locale. “Stimo Enrico Letta e sono contenta abbia accettato la richiesta pervenuta da tanti di candidarsi a segretario del Partito Democratico – scrive Emma Petitti. Credo sia la persona giusta in questo momento, per ricostruire il PD dalle sue fondamenta, traghettarlo nelle nuove sfide, spezzando l’attitudine troppo litigiosa che sta rischiando di annichilirlo. Il lavoro da fare è enorme e complesso, a partire dalla definizione della nostra identità, dal coinvolgimento di tante intelligenze che guardano a sinistra ma non credono più in noi; il punto è essere netti sui principi, capaci di suscitare passioni, coraggiosi nelle nostre battaglie, più dialoganti all’interno e con l’esterno. E allora forse è giunto anche il momento di iniziare il percorso di una fase congressuale, da vivere come una sfida costituente per una forza che ripensi sé stessa e ricollochi la sua funzione nell’Italia dei prossimi anni. E quindi un appuntamento non su un nome da scegliere ma sui contenuti che dovranno determinare il nostro profilo nei prossimi anni. Un vero e proprio ‘congresso delle idee’. Penso sia urgente anche avviare una costituente per un nuovo centrosinistra, che guardi all’esperienza di Leu ma anche a quella di Coraggiosa di Elly Schlein, che si sta caratterizzando sempre di più e che dobbiamo assolutamente considerare nostra compagna di viaggio. Dobbiamo creare una grande casa dei progressisti, degli ecologisti, di chi crede nel lavoro, nella giustizia sociale, nella centralità dei diritti. È questo il nocciolo della questione. Riaccendere l’entusiasmo per la sinistra e portare avanti con maggiore coraggio battaglie autenticamente di sinistra. Dall’occupazione a un fisco progressivo, dall’ambiente alla cultura, dalla riapertura delle scuole a una sanità a valenza pubblica, dal sostegno a lavoratori e imprese a una riflessione sulle nuove professioni legate al digitale e alla sostenibilità. Infine, grazie al nuovo ruolo assunto da Giuseppe Conte, penso che occorra una volta per tutte fare chiarezza sul nostro rapporto con il Movimento 5 Stelle, che non può che essere a mio avviso strategico anche per la futura alleanza da contrapporre al centrodestra. Per tuti questi motivi voglio fare un grande in bocca al lupo a Enrico per il lavoro che lo attende e mandare un abbraccio ideale a Nicola per quello che fatto a servizio della nostra comunità“.

È chiaro che domenica l’assemblea – scrive il segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti – dovrà indicare un nome per proseguire oltre le dimissioni del segretario e non potendo svolgere congressi e primarie, di certo Enrico Letta può essere la persona giusta. Ma secondo me non basta per stare sereni (senza # iniziale). Non basta perché non è l’accordo su un nome deciso dal vertice nazionale che può portarci fuori dalla grave denuncia politica con cui Zingaretti si è dimesso. Anche stavolta decidono i soliti. Dovremmo uscire da questa crisi aprendo le porte delle nostre sedi, rinnovando la classe dirigente a tutti i livelli, chiamando a decidere chi ha le competenze, chi conosce il territorio, chi ha passione e voglia per migliorare la società in cui vive. Siano giovani, donne, i protagonisti di un Pd che discute sul serio di idee valori, visione e identità. Ripartiamo anche con un po’ di orgoglio autorevole, non facciamoci sbeffeggiare. Alle porte di un anno difficilissimo, il Partito Democratico DEVE essere la casa di chi sogna un futuro migliore, di chi desidera mettere il proprio impegno per migliorare la realtà in cui vive.”

Ringrazio Enrico Letta per aver raccolto un appello largo – commenta il presidente della Regione Stefano Bonaccini. La sua candidatura alla guida del Pd è un atto di generosità che responsabilizza tutti a fare un passo avanti. Per il bene della nostra comunità politica e per il bene dell’Italia.
Ci attendono sfide importanti al governo del Paese, al fianco di Mario Draghi: sconfiggere la pandemia, nel momento in cui una terza ondata costringe, purtroppo, ad aumentare le restrizioni; accelerare nella campagna vaccinale, per mettere in sicurezza il Paese entro l’estate; realizzare subito politiche d’investimento e crescita per ridare lavoro e sicurezza alle persone. Le risorse dell’Europa sono un’occasione straordinaria per imprimere il cambiamento necessario all’insegna della transizione ecologica, della trasformazione digitale e della lotta alle diseguaglianze.
Il Pd si metta al servizio di questo progetto e apra una fase costituente per accogliere le idee e le energie migliori della società.”