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L'appello delle associazioni

Documento unico di circolazione. Barboni chiede proroga al Ministro

In foto: il senatore Barboni
il senatore Barboni
di Redazione   
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ven 12 mar 2021 19:10 ~ ultimo agg. 19:11
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“Almeno altri sei mesi di tempo per l’entrata in vigore del Documento Unico di circolazione e proprietà dei veicoli”: lo chiedono le Associazioni dell’intero comparto automotive nazionale.

L’appello lanciato con una lettera al Ministro da ANFIA, ANIASA, ASSILEA, FEDERAUTO, UNASCA e UNRAE è stato accolto da Antonio Barboni, senatore di Forza Italia e membro della VIII Commissione, che ha subito presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. Il Documento Unico approvato con decreto legislativo nel 2017 ha visto sinora diverse fasi di proroga che avrebbero dovuto garantire il graduale passaggio delle procedure telematiche per la piena implementazione dello stesso.

“Ad oggi, nonostante l’impegno delle Amministrazioni e degli sportelli telematici dell’automobilista, il sistema ha necessità di ulteriore tempo per entrare a pieno regime. Si corre il rischio – dichiara il Senatore Barboni – di rendere caotico un sistema che avrebbe dovuto semplificare e snellire l’iter per le pratiche di circolazione e di proprietà dei veicoli, di conseguenza la proroga di almeno ulteriori 6 mesi per come richiesto dalle associazioni si presenta come condizione necessaria per rendere pienamente efficiente il sistema informatico, evitando di creare disagi ad operatori e cittadini con conseguenze negative anche sul mercato dell’auto, già in grosse difficoltà per la particolare situazione pandemica in cui ci troviamo da ormai un anno. Auspico che il Ministro Giovannini, – conclude il Senatore Barboni- accolga prontamente la richiesta, utilizzi il primo provvedimento utile per adottare la proroga e conceda il tempo necessario affinché uno strumento di semplificazione, quale il Documento unico di circolazione, possa realmente recare vantaggi sia agli automobilisti che agli operatori del settore”.