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Querelle politica

Criminalità. Lo "strappo" della Tosi e le critiche di Pd Riccione e Sadegholvaad

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 22 mar 2021 15:21
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Il momento istituzionale legato alla firma, al teatro Galli di Rimini, del Protocollo d’intesa per l’istituzione e la gestione dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata nella Riviera di Rimini ha aperto una querelle tutta politica. All’appuntamento mancava infatti il sindaco di Riccione Renata Tosi che ha poi fatto sapere che firmerà in settimana, come già fatto ieri dai colleghi di Rimini, Bellaria, Misano, Cattolica e Santarcangelo. La Tosi, con alcune dichiarazioni ai quotidiani locali, ha motivato però la sua assenza con la volontà di non prestare il fianco ad una passerella elettorale di Gnassi e del Pd. “Non mischio le questioni amministrative con quelle politiche” ha detto, ricordando che Riccione ha creduto da subito al progetto dell’Osservatorio sulla criminalità a differenza proprio di Rimini. Dichiarazioni che hanno provocato immancabili reazioni. Prima il Pd riccionese che ha accusato il sindaco di essere vittima della “Sindrome di Ecce Bombo (mi si nota di più se vengo o non vengo?)”. “Dopata – attacca in una nota – dalla frenetica esposizione sui social, contravviene ogni volta al rispetto dei ruoli istituzionali, attraverso la sua smania di sembrare sovversiva e fintamente controcorrente”. Il Pd accusa la Tosi di essere sempre alla ricerca di un nemico e di essere ossessionata dal Pd “per sviare l’attenzione sui problemi veri di una città in piena emergenza dove non vi è l’idea di una strategia politica né un disegno futuro”. Ma anche l’assessore riminese (e possibile candidato sindaco del centrosinistra) Jamil Sadegholvaad ha stigmatizzato l’atteggiamento del sindaco di Riccione. “Non so – scrive – se sia peggio disertare la firma del protocollo sull’Osservatorio contro la criminalità organizzata o le grottesche scuse per non averlo fatto (il sindaco Tosi ha detto: “è uno spottone politico per Rimini e Gnassi”….come se il Prefetto, rappresentante del Governo sul territorio, appartenesse all’amministrazione comunale di Rimini…).” “A Rimini – prosegue –, a sottoscrivere il nuovo protocollo erano sindaci e amministratori (di tutte le parti politiche) dei Comuni costieri e a rappresentare lo Stato italiano era il Prefetto Forlenza. Tutti tranne Riccione. Che, evidentemente, pensa di non avere né problemi di questo tipo né l’interesse a sensibilizzare la sua comunità verso problemi di questo tipo.
Certo è che anche stavolta la sindaca di Riccione Renata Tosi ha aggiornato il suo record di “strappi istituzionali”.” “In ogni caso – conclude Sadegholvaad rivolgendosi alla Tosi – stia serena: l’Osservatorio c’era prima della sua elezione a sindaco e ci sarà anche quando lascerà il municipio di Riccione”.