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"Sediamoci a un tavolo"

Verso il voto. Sadegholvaad: stimo Emma, più opzioni sono valore aggiunto

In foto: Jamil Sadegholvaad
Jamil Sadegholvaad
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 feb 2021 12:19 ~ ultimo agg. 19:16
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Di Emma Petitti ho grande stima e il fatto che in un partito ci siano più opzioni è un valore aggiunto. Dico solo che Emma ricopre in Regione un ruolo importante e inedito per Rimini (ndr. presidente dell’assemblea legislativa) e sarebbe un peccato perderla.” Lo dice a Tempo Reale (Icaro) l’assessore Jamil Sadegholvaad che la scorsa settimana ha ufficializzato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco del comune di Rimini per il centro sinistra.

Un passo già fatto a novembre anche da Emma Petitti. Saranno quindi primarie? “Fanno parte del Pd – dice Sadegholvaad – e molti dimenticano che nel 2010 lo stesso Gnassi uscì vincitore dalle primarie. Io credo però che sia necessario, in questa fase, parlarsi e abbassare i toni per vedere se ci sono le condizioni per un percorso unitario. Io mi impegnerò in questo senso fino all’ultimo. Se poi ci saranno le primarie, io penso che con un confronto civile e costruttivo per la città possano rappresentare un elemento positivo.” “Le primarie – aggiunge – possono andare molto bene se c’è una lealtà di fondo con la disponibilità di chi esce sconfitto di mettersi poi al servizio di chi ha vinto.” Si parla di un tavolo attorno al quale far sedere Pd, civiche e tutte le altre forze della coalizione. “Per me è normale sedermi al tavolo e confrontarmi – dice Sadegholvaad – lo faccio da anni con categorie, associazioni, cittadini e figuriamoci se non lo faccio con gli amici del partito e delle forze di coalizione. Secondo me vale la pena confrontarsi, partendo innanzitutto da chi già sta governando con noi la città. E i primi interlocutori sono le liste civiche che in questi anni hanno dato un contributo importante. Ma ovviamente il dialogo non finisce qui e bisogna cercare di allargare il campo il più possibile, ma non all’infinito. Perché poi ci deve essere una base programmatica che porta ad un accordo. Quindi bene discutere con Leu, Italia Viva o lo stesso M5S ma solo su una base programmatica. Intanto teniamoci strette le forze che ci hanno permesso in questi anni di portare risultati per la città, quindi le civiche”.