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polemica con san mauro

Maxi allevamento di polli, il Comune di Bellaria dice no e scrive a Mattarella

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 8 feb 2021 16:31
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Il Comune di Bellaria Igea Marina proporrà ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, circa la prevista realizzazione di un impianto avicolo nel vicino territorio del Comune di San Mauro Pascoli, al confine di Bellaria. La decisione, formalizzata con delibera di giunta che conferisce anche l’incarico legale, è coerente con le perplessità già espresse dal sindaco Filippo Giorgetti quando l’ormai nota “questione polli” è divenuta di pubblico dominio. Il primo cittadino, infatti, si è fatto portavoce delle preoccupazioni dell’intera comunità, privati, famiglie e imprenditori di Bellaria Igea Marina e non solo.

L’iter amministrativo – spiega il sindaco Giorgettiha visto la sostanziale esclusione del Comune di Bellaria Igea Marina da ogni forma di confronto, pur essendo prevista la realizzazione dell’impianto a meno di un chilometro dal confine comunale e a poche decine di metri da uno scolo consorziale che prosegue a Bellaria Igea Marina e nelle cui acque marittime sversa”. Ad aggravare quello che Giorgetti già a suo tempo ha definito quanto meno una “scorrettezza istituzionale”, la natura stessa dello stabilimento in questione: Un’attività insalubre di prima classe, di grandi dimensioni e dall’enorme potenziale produttivo (si parla dell’allevamento intensivo di milioni di polli, ndr), che si vorrebbe in posizione vicinissima alla costa ed in prossimità di una località come Bellaria Igea Marina, dalla spiccata vocazione turistica, balneare e residenziale: con conseguenze rilevanti sul fronte ambientale, paesaggistico ed economico”.

Una decisione nata nelle stanze di palazzo e tenuta sotto traccia fino a pochi mesi fa“, rimarca il sindaco. “Una scelta singolare – osserva – se pensiamo che il nostro Comune siede e partecipa a tavoli di confronto su questioni rispetto a cui è infinitamente meno coinvolto in forma diretta: penso al caso del parco eolico la cui eventuale realizzazione interesserebbe le acque a sud di Rimini. Uno scenario che ci induce a voler vederci chiaro, non sollevando – conclude – una guerra contro l’uno o l’altro ente, ma sottoponendo la vicenda alla terzietà del presidente Mattarella, in nome dell’interesse pubblico di chi vive e lavora in questi territori”.