La zona arancione non spegne gli assembramenti in centro
Chi riteneva che il sabato in zona arancione – con i locali chiusi e il solo asporto consentito fino alle 18 – avrebbe eliminato gli assembramenti, si è dovuto ricredere. A Rimini, soprattutto in centro storico, centinaia di giovani hanno deciso di ritrovarsi per un giro o una bevuta. E fin qui nulla di male, se non fosse che già come successo negli ultimi weekend le basilari regole anticontagio non sono state minimamente rispettate da molti.
Il drink da asporto, infatti, è diventato il pretesto per raggrupparsi e sostare davanti ai locali con la mascherina abbassata, nonostante i diversi inviti dei gestori a non fermarsi a consumare nelle vicinanze. La Vecchia Pescheria, pur non affollata come i sabati precedenti, ha visto gruppetti di ragazzi e ragazze comportarsi come se il virus non esistesse più. Sono i più giovani, spesso non ancora maggiorenni, i più indisciplinati.
Minori i controlli da parte delle forze dell’ordine, anche se la polizia è stata costretta a intervenire in piazza Malatesta, a due passi dal Castello, dove una quindicina di giovani con tanto di casse, musica a palla e bottiglie di birra e superalcolici si era assembrata senza mascherine per una festicciola improvvisata all’aria aperta. Tanti anche i riminesi che, complice la bella giornata e le temperature miti, hanno invaso la palata del porto o il lungomare. Qui, però, non si sono registrate situazione di criticità.
Intanto il virus continua a circolare sempre più velocemente a da martedì l’intera provincia subirà nuove restrizioni.