Indietro
menu
L'attività col Tecnopolo

Cultura di impresa, ricerca e innovazione sostenibile. L’esperienza di Valpharma


Contenuto Sponsorizzato
In foto: un laboratorio Valpharma
un laboratorio Valpharma
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
ven 19 feb 2021 17:19 ~ ultimo agg. 17 mar 17:17
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 7 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Aziende attente al loro territorio e ai temi della sostenibilità, aperte all’innovazione e consapevoli della dinamica virtuosa che il rapporto tra impresa, Università e ricerca può creare. Come nel caso del Gruppo Valpharma, specializzato in farmaceutica, nutraceutica e cosmetica, con sedi a San Marino e Pennabilli.

Gianluca Zucchi di Valpharma

La collaborazione con il mondo dell’Università e della Ricerca si è consolidata,in particolare, col progetto ValpharMarecchia, partito alla fine del 2018. Ce ne parla Gianluca Zucchi, Responsabile Controllo Qualità eDirettore Tecnico del Reparto di produzione integratori dietetici della Valpharma.

“La visione è stata quella di realizzare produzioni di erbe officinali e funghi medicinali direttamente sul territorio della Valmarecchia con la logica di filiera corta e di utilizzarli come materie prime per realizzare prodotti naturali in Valpharma International. Un percorso subito condiviso con le Istituzioni Locali e Regionali e ha coinvolto le Università di Palermo, Ferrara, Pisa, Uni.Rimini con il suo Tecnopolo, Bologna, Bari, Atene, Società Italiana Funghi Medicinali (SIFM) e la Fondazione Valmarecchia di Novafeltria.
Le collaborazioni si sono concretizzate con dottorati, borse di studio e stage finalizzati ad attività di ricerca affiancate al personale del Gruppo Valpharma. Lo scopo del Progetto è di valorizzare le risorse del territorio, incentivando attività imprenditoriali nell’entroterra,  favorire la lotta al dissesto idrogeologico e contrastare l’abbandono del territorio, in particolare da parte delle giovani generazioni sempre più costrette a trasferirsi per ricercare lavoro”.

A luglio 2019 il Progetto ha portato all’organizzazione del Convegno Nazionale sui Funghi Medicinali presso l’Hotel il Duca di Pennabilli: “Un evento che ha visto la partecipazione di tantissimi medici, ricercatori, docenti universitari, giornalisti oltre a rappresentanti di enti e associazioni provenienti da ogni parte d’Italia”.

un granulatore a letto fluido di Valpharma

Quali sono le principali attività nell’ambito della ricerca?

“Da sempre il Gruppo Valpharma ha creduto e investito nella Ricerca; il reparto e il laboratorio interamente dedicati alle attività di sviluppo, presenti nello stabilimento di Ponte Messa, sono una chiara e concreta dimostrazione di questo impegno. La collaborazione con le Università diventa sempre più strategica perché ci ha permesso di creare un network che può contare su ricercatori, strutture tecnologiche e database di informazioni scientifiche innovative e di altissimo livello.
Le attività alla base di queste collaborazioni riguardano la produzione di prodotti all’avanguardia ricavati lavorando erbe officinali, funghi medicinali e scarti di lavorazioni che si trovano sul nostro territorio. Tutto questo permetterà di elevare il livello innovativo nel campo farmaceutico, nutraceutico, cosmeceutico e dei dispositivi medici. Il tutto nell’ottica di economia circolare e filiera garantita. Questo processo di interazione permette alle Università di avvicinarsi maggiormente, rispetto al passato, alle realtà imprenditoriali, con la possibilità così di industrializzare quelle idee che ieri erano solo chiuse in un cassetto di qualche Dipartimento Accademico”.

Il Progetto ValpharMarecchia ha previsto una prima fase di istituzione di un Presidio di Ricerca direttamente in Azienda: Valpharma ed Erba Vita, azienda del Gruppo specializzata nella produzione di integratori e cosmetici a base vegetale, si sono accollati i costi del Dottorato di Ricerca e delle due Borse di studio. La seconda fase, invece, interesserà la realizzazione di questo Presidio di ricerca direttamente in una struttura già individuata a Novafeltria, in un antico edificio messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale.

“In questo nuovo spazio ci saranno sia un laboratorio di ricerca che uno spazio di co-working, dove sarà possibile creare un’aggregazione trasversale tra tutti i settori nel campo agrario e non solo, ed una partnership con Università, Istituti di Ricerca, Fondazioni, Istituti Scolastici, Imprese, Associazioni, Istituzioni Pubbliche. Una piattaforma tecnologica e un laboratorio aperto dedicati alla ricerca applicata e allo sviluppo sperimentale di nuove applicazioni e soluzioni tecnologiche per la valorizzazione dei prodotti del territorio. Nascerà un vero e proprio “hub informativo” per lo scambio delle conoscenze”.

Il Tecnopolo di Rimini è entrato in questo progetto in particolare con il CIRI MAM, Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Meccanica Avanzata e Materiali. Come si è articolata questa collaborazione?

“Al termine del Convegno Nazionale dei Funghi Medicinali, grazie anche alla mediazione dell’ex Presidente della Camera di Commercio della Romagna Fabrizio Moretti, sono seguiti incontri con il Presidente di Uni.Rimini, Simone Badioli, eil Direttore di Uni.Rimini, Lorenzo SucciE’ stata da subito una collaborazione proficua che ha portato poi al coinvolgimento dell’Università di Bologna. Grazie anche al prezioso contributo della professoressa Vincenza Andrisano del CIRI MAM, la collaborazione si è concretizzata con lo stage di una studentessa del Corso di Rimini presso il laboratorio di Ricerca & Sviluppo di Valpharma. Lo scopo è stato quello di “sviluppare metodiche analitiche per il controllo qualità di prodotti nutraceutici”; oggi si alternano periodi di lavoro presso le strutture dell’Università e periodi presso i laboratori di Valpharma”.

La partnership strategica tra Valpharma Group e l’Università di Bologna per il futuro della nutraceutica è stata ulteriormente suggellata con la partecipazione da parte di Erba Vita, al Master ‘Nutraceutici, fitoterapici integratori alimentari’ dell’Università di Bologna – Campus di Rimini. “Da due anni consecutivi, la proficua collaborazione con la direttrice del Master Silvana Hrelia, ha permesso a Erba Vita di salire in cattedra coinvolgendo il Direttore scientifico, Maurizio Diamante, impegnato nella lezione dal titolo: “Uso tradizionale ed evidenze scientifiche in Fitoterapia. Prevenzione e gestione delle forme ricorrenti e delle recidive nei principali disturbi stagionali invernali: induttori fitoterapici e fattori micro-nutrizionali utili nella modulazione del sistema immunitario”. Il Master si propone di formare professionisti, specializzati nel settore dei nutraceutici, in grado di utilizzare le conoscenze scientifiche acquisite per la produzione, l’analisi, la sicurezza d’uso e la corretta commercializzazione del prodotto a base di nutraceutici, di fitocomponenti e degli integratori alimentari in generale”.

Valpharma ha ricevuto il Premio Cultura d’Impresa 2020 conferito da Uni.Rimini Spa e dal Campus di Rimini dell’Università di Bologna. Che valore ha, per un’impresa, la possibilità di poter avere il supporto di una rete di ricerca universitaria? E la possibilità di poter mettere a disposizione, a sua volta, le proprie competenze?

“La collaborazione con realtà universitarie permette di essere all’interno di un network in cui è possibile condividere informazioni ed idee innovative. Queste interazioni portano alle imprese un notevole valore aggiunto perché finalmente si ha la possibilità di fare ricerca applicata all’industria, mentre all’Università permette di “mettere a terra” idee e ricerche tecnologiche, che in passato finivano solo in pubblicazioni scientifiche.
“In questo modo – sottolinea Zucchi – le imprese avranno a disposizione attrezzature e personale universitario, che altrimenti avrebbero difficoltà ad acquisire o inserire all’interno della propria realtà aziendale. Il Gruppo Valpharma è da sempre stato sensibile alle esigenze del territorio e col Progetto ValpharMarecchia il legame si è notevolmente consolidato. Ha e avrà una notevole ricaduta su tutto il territorio dando la possibilità di attivare nuove attività imprenditoriali legate alla terra, come quella delle erbe officinali, funghi medicinali e grani antichi.
Il Professor Patrizio Bianchi, ora Ministro all’Istruzione dell’attuale Governo Draghi, è stato il rappresentante istituzionale che ha da subito sposato il Progetto. Lo ha definito un “modello da applicare a livello nazionale”, soprattutto nelle aree interne caratterizzate da rilievi montani, in cui la rinascita economica passa inevitabilmente dalla valorizzazione dei prodotti locali e in cui l’uomo viene messo al centro di processi caratterizzati da una economia circolare”.

Simone Badioli (Uni.Rimini) e Alessia Valducci, presidente e CEO Di Valpharma Group

Quanto pesa il tema della sostenibilità nelle scelte di produzione e innovazione dell’azienda?

“Ormai è evidente come le “green practices” e la sostenibilità ambientale siano collegate alle performance e al successo di un’impresa. Si tratta di una sfida imprenditoriale e organizzativa sempre più importante, da cui ormai le aziende italiane non possono più prescindere. La sostenibilità aziendale è diventata sinonimo di crescita e successo. Fino a pochi anni fa era diffusa la convinzione che l’attenzione verso l’impatto ambientale rientrasse nella responsabilità sociale dell’impresa con risvolti puramente giuridici o persino etici e morali, non considerando, invece, i possibili impatti sul modello di business e sulle aspettative del mercato. Oggi, invece, le aziende hanno la consapevolezza che esiste un legame crescente tra le green practices di un’azienda sostenibile ed il successo. In breve, la sostenibilità cessa di essere meramente ambientale ed allarga i suoi confini al modello di business “sostenibile” dell’impresa”.
Un crescente interesse verso il tema della sostenibilità ed un incremento costante degli investimenti che creano vantaggiose opportunità per l’azienda. Un nuovo atteggiamento dettato, spiega Zucchi, da diversi elementi: “La sensibilità delle stesse imprese, ma anche l’esigenza di adeguamento normativo; la necessità di aumentare la qualità dei prodotti e la contemporanea riduzione dei costi necessari per la loro produzione; la costruzione di un business sano nel lungo periodo; dipendenti efficienti e soddisfatti perché sentono di avere un ruolo da protagonista nella battaglia della salvezza del Pianeta; il miglioramento dell’immagine rendendola solidale e credibile e della reputazione agli occhi di consumatori, sempre più sensibili all’evoluzione ambientale; le nuove opportunità di mercato con la possibilità anche di accesso a nuovi capitali”.

Ricerca e innovazione possono essere anche delle chiavi per uscire da questo periodo complesso?
“La rinascita deve passare inevitabilmente attraverso modelli industriali che mettono la ricerca al centro di ogni decisione strategica, per arrivare a realizzare idee innovative. Il modello di riferimento è quello dell’economia circolare che non produce più scarti o rifiuti non necessari ma che cerca di riutilizzare costantemente le risorse, senza sfruttarne di nuove. Un modello in contrasto rispetto a quello finora dominante di economia lineare, basato sullo sfruttamento di materie prime destinate a diventare rifiuto. Rispetto dell’uomo (sostenibilità sociale) e tutela dell’ambiente (sostenibilità ambientale): il consumatore è in costante evoluzione, attento ai cambiamenti sociali, tecnologici ed economici. In questi anni è aumentata la cultura di condivisione delle responsabilità e si è diffusa una forte attenzione ai temi della sostenibilità. Un coinvolgimento che ha sollecitato nuovi processi dell’industria, mentre nei processi di acquisto le tematiche ambientali hanno assunto una rilevanza crescente”.


Per saperne di più:

www.tecnopolorimini.it

Via Dario Campana, 71 Rimini
0541/21847

www.unirimini.it

www.valpharma.com

I nostri articoli sul Tecnopolo di Rimini