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Calano stranieri

Nel 2020 più decessi e meno nascite. Una famiglia su tre è unipersonale

In foto: il centro storico di Rimini
il centro storico di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 27 gen 2021 17:35
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La popolazione residente a Rimini al 31 dicembre 2020 è di 150.654 abitanti, in leggerissimo calo rispetto al 2019 (101 persone in meno). Le donne restano la maggioranza, 78.383 (-82), rispetto alla popolazione maschile, 72.271 (-19). L’età media della popolazione è di 45,96 anni, 3 in più rispetto a 20 anni addietro.

. Natalità e decessi

Nel 2020 sono nati 1.022 bambini, 6 in meno rispetto al 2019; 495 (-29) le nascite in azzurro e 527 (+23) quelle in rosa. Per ritrovare una natalità così bassa bisogna risalire al 1988 con 1.024 nascite.

Per contro, nell’anno della pandemia, i decessi aumentano di 355 unità arrivando 1.951 (1.081, +214, per le donne, e 870, +141 per i maschi). Il saldo naturale (la differenza tra nascite e decessi) segna uno sconfortante – 929 unità (era di -568 del 2019). L’età media dei decessi dal 2000 è cresciuta di circa 4 anni: 79,9 l’età media degli uomini e a 84,33 quella delle donne.

. Movimenti migratori, saldo in aumento

A controbilanciare il saldo naturale c’è quello migratorio: +774 unità, con un aumento dell’11% rispetto alle +697 unità del 2019.

La maggioranza di chi arriva è rappresentata da cittadini italiani: quasi 8 su 10, di cui 95 che rientrano dall’estero e fissano nuovamente la propria dimora a Rimini; 34 provenienti dalla Repubblica di San Marino.

Gli immigrati stranieri nel 2020 scendono a 682, il 17,38% degli ingressi totali. Le principali cittadinanze straniere in ingresso (sopra le 100 unità) sono quelle Albanesi (118) e Argentine (107).

Il flusso dall’estero rappresenta un quinto dell’immigrazione in città (20,51%); 4 immigrati su 5 provengono quindi da altri comuni italiani, in particolare da altri comuni della Provincia con 1.023 arrivi (26,07%), 603 dalla Regione (15,37%) e per suddivisione geografica 385 dal settentrione (9,81%), 485 dal centro (12,36%) e 572 dal meridione (14,55%).

I principali comuni di provenienza all’interno della Provincia sono Santarcangelo (228), Riccione (173), Coriano (115), e Bellaria (102).

Le emigrazioni totali sono 2.307, in aumento (+12,65%), i cittadini italiani in uscita.

La destinazione prevalente rimane l’Italia con 2.391 uscite, 215 verso l’Unione Europea e 340, in forte aumento (+27,82%), verso destinazioni extra UE. In generale la fascia d’età 25-39 anni è quella più coinvolta dal flusso in uscita, con 1.246 persone pari al 39,56% del totale.

I cambi di indirizzo avvenuti all’interno del territorio comunale, che registrano il livello di mobilità cittadina, sono 6.126 mentre sono ben 59.373 (quasi il 40%) i cittadini che dimorano a Rimini costantemente sin dalla nascita.

. Stranieri in lieve calo ma stabili sopra quota 20 mila

Al 31 dicembre 2020 risiedono a Rimini 20.280 cittadini stranieri in lieve calo (-47 unità) rispetto al 2019. I residenti stranieri costituiscono il 13,42% della popolazione di Rimini (12,40% fra i maschi e 14,44% fra le femmine) mentre è superiore (15,13%) la percentuale di minori stranieri rispetto al totale dei minori. Le donne sono la maggioranza (11.316 contro 8.964 uomini). Il rapporto è di circa 2 stranieri residenti ogni 15 residenti totali.
Gli stranieri contribuiscono per un 21% alla natalità del nostro comune. Sul territorio, in valore assoluto, sono dislocati maggiormente nell’ex circoscrizione 5 (4.595 individui), ma in valore relativo ai residenti se ne ritrovano di più nella ex circoscrizione 1.

Ammonta a 2.870 il numero degli stranieri residenti nati in Italia, di cui 221 maggiorenni e 2.649 minorenni.

. Nuclei familiari

Le famiglie aumentano nel conteggio anagrafico ma si riducono nella composizione: sono infatti 67.591 i nuclei (+268), composti mediamente da 2,26 persone (2,24 nel 2019). La maggioranza delle famiglie è composta da un singolo elemento (il 37% del totale).

Da segnalare la presenza di numerose coabitazioni tra famiglie, con 10.148 nuclei (il 15% del totale) coinvolti in residenze multiple nello stesso alloggio. La prevalenza riguarda convivenze con 2 nuclei (3.987), 3 nuclei (398) sino ai casi più affollati di convivenze in residence o in strutture sociali o solidali.

Le famiglie di due o più componenti sono in leggero aumento. Su questa tendenza incide la minore propensione ad avere figli da parte di coniugi o coppie di fatto.

Le famiglie unipersonali (25.338) risultano pressoché equivalenti tra maschi e femmine nell’età giovanile mentre prevalgono invece i maschi in età matura fino ai 55 anni. Tra gli anziani le famiglie unipersonali sono formate in maggioranza da donne sole, principalmente per effetto della loro longevità.

In aumento sia le famiglie italiane che arrivano a 57.302 nuclei (+27) che le famiglie di cittadini stranieri pari a 6.875 (+59). Più deciso l’aumento delle famiglie con cittadinanza mista italiana e straniera: 3.414 (+182).

I primi dati statistici – spiega l’assessore Anna Montiniconfermano la tendenza demografica dell’Italia con un 2020 segnato, anche nelle dinamiche individuali e sociali, dalla pandemia – è la dichiarazione dell’assessore Anna Montini -. E non lo si vede purtroppo solo dal dato dei decessi ma anche dei matrimoni, appena 263 mai così pochi, anche per evidenti ragioni di impossibilità, in alcuni mesi, di celebrarli in chiesa o nei municipi. Nonostante il Covid, resta la capacità attrattiva di Rimini, meta soprattutto di immigrazione interna al Paese. E’ chiaro che certe dinamiche ‘centrifughe’ saranno meglio fotografate statisticamente nei prossimi anni ma il dato 2020 già indica questioni sociali che devono diventare punti importanti nell’agenda dell’Europa e dell’Italia“.