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"Fallimento annunciato"

Piano per rientro a scuola, Riccione non firma. Tosi: Governo scarica responsabilità

In foto: il sindaco Tosi
il sindaco Tosi
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 19 dic 2020 14:43 ~ ultimo agg. 14:43
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Riccione non firmerà il piano per la scuola previsto dalla Provincia di Rimini perché inadeguato a garantire una riapertura in sicurezza: lo annuncia il sindaco Renata Tosi che sulle mancanze chiama a rispondere in particolare i ministri a scuola e trasporti, Azzolina e De Micheli ma anche la Provincia. Senza una variazione di orari e calendari scolastici la situazione resterà ingestibile, attacca il sindaco.


Le dichiarazioni di Renata Tosi:

“E’ il Governo zero soluzioni del “non ci resta che chiudere”. Se si vuole far pensare che la scuola non si possa fare in presenza con un’altra organizzazione è sbagliato, se si vuole far passare che agendo semplicemente sulle fermate dei bus la scuola sarà in sicurezza, è sbagliato. Se il Governo non si muove sull’organizzazione scolastica e sull’organizzazione dei trasporti, su cui ha già un ritardo enorme, è chiaro che l’obiettivo è quello di negare agli studenti la scuola in presenza, scaricando le responsabilità su tutti gli altri. Non c’è mai stata la capacità politica, da parte dei ministri Azzolina e De Micheli, di attuare misure tali da risolvere le problematiche e garantire davvero la riapertura di tutte le scuole in presenza il 7 di gennaio, come a dire “noi le scuole le apriamo, gli autobus ci sono, il resto sono cavoli vostri e se i contagi salgono non ci resta che chiudere”. Non avendo avuto la capacità di risolvere davvero il problema si è pensato bene di scaricarlo, sugli Enti pubblici e prefetture. Io non firmerò il piano per la scuola previsto dalla Provincia di Rimini perché non risolve alcunché e chiamo l’Azzolina e la De Micheli in corresponsabilità in un simile fallimento annunciato“. 

Lo dichiara il sindaco di Riccione, Renata Tosi. “Il cosiddetto nuovo piano per la scuola senza modificare il calendario delle lezioni non servirà a nulla. Centinaia di ragazzi arriveranno ai cancelli di scuola contemporaneamente. Solo Riccione ha 2527 studenti delle superiori. Perché solo oggi sono stati distribuiti i questionari per capire con esattezza quanti sono gli studenti che usano i mezzi pubblici e la loro provenienza? E’ chiaro che sarà impossibile e inutile per i vigili urbani controllare gli assembramenti. Dov’era la provincia, mesi fa, quando si poteva tentare di prevenire parte del problema sui mezzi pubblici? Prima ancora della definizione degli inamovibili calendari delle lezioni, andava predisposto un calendario diviso tra mattina e pomeriggio. Lo si poteva e lo si doveva fare a livello nazionale. La scelta del Governo è invece stata mettere gli istituti scolastici contro i trasporti, gli Enti contro gli istituti scolastici e i trasporti contro i Comuni per giustificare, tra qualche settimana, la mancata riapertura in presenza delle scuole calpestando un altro diritto fondamentale. Questo è un altro tentativo di nascondere un problema sanitario di posti letto, cancellando il diritto allo studio scaricando le responsabilità. Questa politica del si salvi chi può è inaccettabile”.

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