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palestre o padiglioni fieristici

Covid. Anche il territorio riminese si organizza per la vaccinazione

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 2 dic 2020 13:13
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Giornate di incontri per i distretti sanitari della provincia con la dirigenza dell’Ausl al fine di mettere a punto l’organizzazione, in vista dell’arrivo del vaccino anticovid nei primi mesi del 2021. Il direttore generale dell’Ausl Tiziano Carradori ha spiegato, riportando il piano illustrato dal Ministro Speranza, come il vaccino, inizialmente, andrà al personale medico e sanitario e Rsa: prima agli over-80, poi alla fascia 60/70 anni e via via alle altre fasce come lavoratori essenziali, compresi quelli della scuola. Ci sarà anche il coinvolgimento dell’esercito. Il primo ad arrivare sarà il vaccino della Pfizer, tra il 23 e il 26 gennaio, e sarà distribuito sui territori. Dopo le categorie a rischio la vaccinazione di massa si farà utilizzando grandi spazi pubblici come palestre, spazi aperti e fiere. I comuni, a fronte di queste indicazioni, si stanno attrezzando. A dare questi aggiornamenti sulla sua pagina facebook il sindaco di Morciano Giorgio Ciotti, aggiungendo: “Il comune di Morciano si è dichiarato disponibile a qualsiasi collaborazione mettendo a disposizione le aree pubbliche di cui ha la disponibilità a partire dal padiglione fieristico della dimensione di oltre 5000 metri quadrati, anche pensando all’intera valle del Conca”.

Preparazione in corso anche a Rimini. “Già da giorni – spiega il vicesindaco Gloria Lisi in attesa di avere i dettagli sul piano vaccinale del Governo e soprattutto di sapere quando saranno realmente disponibili le prime dosi, il Comune di Rimini ha attivato un gruppo di lavoro specifico di supporto all’azienda sanitaria per tutti gli aspetti logistici e organizzativi che coinvolgono direttamente l’Amministrazione. Ad esempio per l’individuazione degli spazi adatti alla conservazione dei vaccini, in particolare se arriveranno quelli con catena del freddo estrema e che richiedono una conservazione particolare, fino agli spazi pubblici – come grandi palestre o padiglioni fieristici, solo a titolo di esempio – che saranno necessari quando, finalmente, si potrà procedere alla vaccinazione di massa Ci siamo quindi già messi in moto per farci trovare pronti, continuando in quell’azione di supporto logistico e organizzativo al sistema sanitario che ha visto ad esempio l’impiego di personale comunale per le indispensabili operazioni di tracciamento dei contagi”.

A Rimini, come annunciato nei giorni scorsi sono stati anche individuati luoghi dove i medici di base possano effettuare i tamponi anticovid, senza utilizzare i loro studi: “Non tutti gli studi medici infatti hanno gli spazi tali da consentire di rispettare le procedure richieste per il tampone e ci siamo quindi attivati per individuare luoghi che avessero le caratteristiche idonee. Dalla prossima settimana saranno attivati i primi due spazi dove potranno operare i medici di base, a Viserba e in zona via Pascoli, ma altri locali sono già stati individuati nel caso l’Ausl ne facesse richiesta. Ringrazio a tal proposito anche il presidente dell’Ancescao di Rimini, Renato Gosti, che ci ha comunicato la disponibilità a cedere a questo scopo i locali dei centri anziani, che al momento, come noto, non possono essere utilizzati. In fondo è lo spirito che consente ad una comunità di reggere anche nei momenti più drammatici: la capacità di fare ognuno la propria parte”.