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La strategia per i vaccini

Arcuri: da ultima decade di gennaio vaccinazione di massa

In foto: Domenico Arcuri
Domenico Arcuri
di Andrea Polazzi   
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gio 3 dic 2020 19:14 ~ ultimo agg. 19:15
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Dall’ultima decade di gennaio potrebbe partire una campagna di vaccinazione di massa in Italia. Lo ha detto in conferenza stampa il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ricordando che un italiano ogni 36 è stato contagiato dal virus. “Le prime categorie sottoposte alla vaccinazione saranno – ha detto – medici e personale sanitario e ospiti e personale delle Rsa“. Il vaccino della Pfizer Biontech dovrebbe veder conclusa la fase autorizzativa all’Ema per il 29 dicembre, ha spiegato Arcuri, mentre quello di Moderna per il 12 gennaio. Il primo vaccino ha il “difetto” di dover essere conservato a -70 gradi centigradi ma il vantaggio che l’azienda distribuirà le dosi fino ai 300 punti di somministrazione definiti in Italia (gli ospedali). Il vaccino di Moderna, così come altri, deve invece essere conservato tra i 2 e gli 8 gradi centigradi. “Ma – spiega il commissario – verranno consegnati in un solo hub nazionale e poi dovranno essere trasferiti“. In ausilio ci sarà l’esercito italiano che si occuperà della fase di distribuzione e conservazione. Per quanto riguarda la somministrazione si prepara una “campagna di acquisizione di 20mila professionisti con competenze mediche ed infermieristiche” annuncia Arcuri. Nei prossimi cinque trimestri saranno 202milioni le dosi che arriveranno in Italia (3,4 quelle attese per gennaio) e permetteranno la vaccinazione di 101milioni di persone. Saranno necessarie infatti due somministrazioni con un intervallo di qualche settimana. “Nessun obbligo di vaccinazione ma vogliamo mettere tutti nelle condizioni di poterlo fare facilmente” ribadisce Arcuri