Metromare, mandato a Pmr per progetto tratta sud. Fondi a rischio senza Riccione


Nei giorni scorsi Provincia e comuni di Rimini, Cattolica e Misano hanno dato mandato a Pmr di progettare il tracciato del Metromare che dalla stazione di Riccione dovrà portare verso sud. Al documento però manca proprio l’assenso del comune di Riccione.
Lo ha spiegato il presidente della provincia Riziero Santi nel confronto con l’assessore riccionese al bilancio Luigi Santi andato in scena mercoledì nella trasmissione di Icaro Tv Fuori dall’Aula. Il progetto punta ad accedere ai finanziamenti messi a disposizione da un bando del MIT in scadenza il 15 gennaio. I tempi sono molto stretti. “Riccione si è seduta al tavolo – ha detto l’assessore Santi – ma con le sue peculiarità.” La proposta della Perla Verde è infatti quella di una linea litoranea da collegare poi con la stazione ferroviaria tramite una circolare. Un progetto che, secondo il presidente della provincia non risponde ai criteri del bando. “Sono preoccupato – ha spiegato – perché con questo atteggiamento Riccione potrebbe far saltare una grande opportunità per la provincia. Questa cosa la denuncerò fino in fondo.” Il progetto sarà comunque presentato ma “è chiaro – ha aggiunto Riziero Santi – che se una parte importante rema contro, le possibilità di indeboliscono“.
“Riccione parteciperà a questo bando – ha risposto l’assessore Santi – mentre la provincia non ha nessun titolo per farlo. Basta arroganza e basta progettare sulle spalle dei cittadini e delle amministrazioni. Lo avete già fatto una volta con un muro di cemento armato che ha devastato la città. Riccione è stata distrutta per un carrozzone che si porta dietro un debito immorale. Ora rispettate le nostre decisioni e progettiamo insieme, non come volete voi.” “Riccione non è un castello chiuso con un ponte levatoio – ha chiosato Santi – l’arroganza è di chi non capisce che il territorio è composto anche da altri 24 comuni. Non credo che pagherà tirare su muri per chiudere in se stessa Riccione. Voi avete detto di no al tavolo e ora pensate di poter partecipare ad un bando che non prevede la possibilità di farlo per il comune di Riccione. Basta barricate!“. “Rispetto, noi chiediamo rispetto. Certi errori del passato non vanno rifatti” l’ultima battuta dell’assessore Luigi Santi.