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Gli effetti della pandemia

Ieg. CdA approva resoconto al 30/9: ricavi quasi dimezzati

In foto: Lorenzo Cagnoni, presidente IEG
Lorenzo Cagnoni, presidente IEG
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 12 nov 2020 17:54
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Il consiglio d’amministrazione di Italian Exhibition Group ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre. i dati, come ovvio, risentono degli effetti della pandemia. I ricavi totali dei primi nove mesi sono pari a 68,2 milioni di euro rispetto ai 128,3 milioni dello stesso periodo 2019 (-46,8%). L’EBITDA è positivo a 9,1 milioni di euro, grazie agli ottimi risultati di inizio anno e alle misure intraprese per contrastare la crisi, ma in calo rispetto ai 30,6 milioni dei primi nove mesi dello scorso anno (-70,3%). L’EBIT è in perdita a 7,1 milioni di euro rispetto al risultato positivo di 17,5
milioni dello stesso periodo del 2019. Il Risultato netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo sono ancora in utile per 1,6 milioni di euro, anche grazie a proventi netti non ricorrenti per 6,5 milioni di euro, rispetto agli 8,4 milioni dei primi nove mesi del 2019 (-81,4%).

Il “core business” del Gruppo, costituito dall’organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche, ha rappresentato nei primi nove mesi dell’anno il 66,3% dei ricavi complessivi, pari a 45,2 milioni di euro (-32,7%). Il comparto ha registrato una crescita organica di 2,8 milioni di euro (+4,2%) realizzata grazie agli ottimi risultati dei due più importanti prodotti fieristici della Capogruppo, Sigep e Vicenza Oro January. Questa crescita è stata completamente assorbita dall’”effetto COVID” nella duplice forma dell’“effetto cancellazione” per euro 22 milioni (-32,7%) – tra le maggiori si citano VicenzaOro September, Rimini Wellness e OroArezzo – e dell’“effetto posticipo” per euro 2,9 milioni (-4,2%).
I primi nove mesi hanno visto lo svolgimento di un solo piccolo evento ospitato, mentre lo stesso periodo dell’anno precedente aveva goduto dello svolgimento dei due più grandi eventi ospitati nei quartieri fieristici del Gruppo, Macfrut ed Expodental.
Gli eventi congressuali nei primi nove mesi del 2020 evidenziano ricavi pari a 1,9 milioni di euro, con una contrazione di 7,7 milioni (-79,8%) rispetto al medesimo periodo del 2019, interamente
imputabile all’effetto cancellazione. Questa linea di business, infatti, è stata particolarmente colpita dalle disposizioni restrittive che, a parte una lieve ripresa dell’attività dopo l’estate, hanno sostanzialmente determinato la sospensione dell’attività dal mese di marzo. I ricavi dei Servizi Correlati – rappresentati da allestimenti, ristorazione e pulizie, dei primi nove mesi del
2020, rappresentano il 27,7% dei ricavi complessivi ed ammontano a 18,9 milioni di euro (-58,2%). Infine  business Editoria, Eventi Sportivi e Altre Attività mostra nei primi nove mesi ricavi per 2,1 milioni di euro, in riduzione di 2,2 milioni (-50,8%).

Ieg ricorda poi che, dopo il 30 settembre, c’è stata una parziale ripresa dell’attività fieristica con lo svolgimento di 6 eventi organizzati e 8 congressi. Poi la seconda ondata della pandemia con il nuovo stop alle manifestazioni. “Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili e ipotizzando il perdurare di uno stato di criticità dell’emergenza sanitaria – si legge nella nota di Ieg -, è ragionevole ritenere che i nuovi provvedimenti restrittivi introdotti comporteranno la quasi integrale interruzione dell’attività del Gruppo fino alla fine dell’esercizio 2020. Permangono infatti in calendario solamente alcuni eventi fieristici e congressuali in modalità digitale e si prevede una limitata prosecuzione dell’attività nell’ambito dei servizi correlati, in particolare sul fronte delle pulizie e della ristorazione legata al mondo del lavoro. Si stima pertanto che i ricavi complessivi del Gruppo per l’anno 2020 dovrebbero attestarsi in un range compreso tra i 74 e 78 milioni di euro“.

Per quanto riguarda l’integrazione con il Gruppo Bologna Fiere, Ieg ricorda che “in data 15 ottobre le due società capogruppo
hanno siglato un term-sheet non vincolante, avente ad oggetto un’operazione di integrazione sulla base di un rapporto di concambio pari ad 1:1 e secondo le modalità ancora da definirsi tra le parti. La realizzazione dell’operazione è soggetta, tra l’altro, all’esito positivo delle attività di due diligence che saranno condotte, nonché alla realizzazione delle eventuali operazioni societarie che si dovessero rendere necessarie ai fini del raggiungimento del suddetto rapporto di concambio. Il Term-Sheet delinea, inoltre, un’ipotesi di struttura della nuova governance della combined entity volta a riflettere il sopracitato rapporto di concambio paritario ed assicurare la prosecuzione del programma di investimenti nei quartieri fieristici di proprietà compatibilmente con la situazione finanziaria della combined entity e in coerenza con gli impegni contrattuali già definiti ferme restando le eventuali diverse intese che saranno raggiunte tra i soci di riferimento delle società coinvolte”.
Ieg evidenzia che, in caso di esito positivo dell’operazione, “si darebbe vita al principale operatore italiano del settore, in grado di competere, anche grazie alla propria capacità organizzativa in Italia e all’estero, con i più importanti player internazionali, facendosi portavoce del Made in Italy e, al contempo mantenendo un forte legame con i territori. L’operazione consentirebbe, inoltre, di accrescere la visibilità della combined entity sui mercati di riferimento nonché di incrementare il flottante al fine di agevolare un successivo accesso al segmento STAR di Borsa Italiana“.