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Ausl precisa. Erbetta attacca

Elementare Flavia Casadei, scoppia il caso sulla riapertura

In foto: un ingresso della Flavia Casadei
un ingresso della Flavia Casadei
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 26 nov 2020 10:12 ~ ultimo agg. 27 nov 11:36
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Una mattinata caotica per la scuola elementare Flavia Casadei di Viserba. Con disagi per le famiglie in attesa di chiarimenti su come comportarsi. La scuola era chiusa da domenica a seguito di un caso di positività riscontrato nel personale ATA con disagi per . Così, era stata disposta con apposita ordinanza del sindaco la chiusura della scuola dal 23 al 25 novembre per eseguire la sanificazione e sottoporre a tampone alunni e personale.

I tamponi antigenici rapidi sono stati eseguiti mercoledì mattina con l’obiettivo, si leggeva nelle disposizioni Ausl pubblicate sul sito della scuola, di “garantire i risultati entro la giornata e permettere la prosecuzione delle lezioni da giovedì 26 novembre”.

Non avendo però ricevuto nessuna comunicazione sugli esiti, la maggior parte dei genitori ha ritenuto di non mandare i figli a scuola per sicurezza in attesa del risultato dei test. Ma anche quei pochi che si sono presentati a scuola, riferiscono diversi genitori, hanno trovato i cancelli chiusi e sono dovuti tornare indietro, pare per l’insufficienza del personale Ata presente. Dalla scuola non è arrivata ai genitori alcuna comunicazione ufficiale.

In tarda mattina, però, una nota dell’Ausl rivolta a istituto e genitori chiarisce la situazione: “Sebbene i tamponi antigenici non siano ancora stati refertati, è permesso il reingresso a scuola dal momento che le classi erano in osservazione e non in quarantena. Pertanto si raccomanda a tutti la rigorosa osservanza delle misure anti-Covid al fine di non vanificare la sanificazione effettuata”.

Numerose le lamentele dei genitori, espresse anche via social, per una vicenda in cui qualche passaggio si è inceppato. A raccogliere la rabbia di molti genitori è stato anche il consigliere Mario Erbetta di Rinascita Civica: “i protocolli e l’organizzazione dell’Ausl in caso di contagi all’interno di una scuola fanno acqua da tutte le parti”. “C’è da domandarsi con che criterio sanifico una scuola, spendendo soldi pubblici, e poi per poterla riaprire in fretta e furia provo a far rientrare il personale senza sapere se i lavoratori hanno contratto il Covid o no, per non attendere i risultati dei tamponi. Ma ancor più non si capisce perchè in tali casi non vi sia un protocollo AUSL di priorità che possa comunicare i risultati in poche ore in modo da poter riorganizzare meglio e in sicurezza il ritorno a scuola”.