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migliaia i messaggi

"Come stai? Ottimamente!" Don Giorgio e i ricordi della sua gente

In foto: Don Giorgio Dell'Ospedale
Don Giorgio Dell'Ospedale
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 1 nov 2020 13:09 ~ ultimo agg. 2 nov 12:11
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Sono pochi i riccionesi, ma il suo carisma si diffondeva ben oltre i confini del comune, che non abbiano condiviso un pezzo di strada con don Giorgio Dell’Ospedale, il parroco degli Angeli Custodi di Riccione deceduto ieri dopo aver combattute per settimane contro il coronavirus.

La sua vita è sempre stata unita a doppio filo con la parrocchia, che guidava dal 1973, ma anche con l’intera comunità cittadina. Oggi in tanti ricordi condivisi sui social, risuona quella sua risposta convinta quando gli veniva chiesto come stesse: “Ottimamente“. Non era semplice ottimismo, era l’espressione di una certezza più grande, che dava senso ad ogni istante della vita.

Don Giorgio era entrato in ospedale il 2 ottobre, festa degli amati Angeli Custodi, ed è morto la vigilia della festa dei Santi, con la notizia arrivata ai suoi parrocchiani durante la celebrazione della messa prefestiva.

Ricordi, fotografie, pensieri stanno riempiendo nelle ultime ore le bacheche dei social network, come se il dolore condiviso fosse meno greve. Messaggi di rappresentanti di istituzioni, di semplici cittadini, di parrocchiani che don Giorgio ha seguito in ogni passo della loro crescita.

Ne riportiamo alcuni delle migliaia che in queste ore sono stati scritti e condivisi con tante fotografie:

“Come Comunità Papa Giovanni XXIII ci stringiamo al dolore dell’intera città di Riccione e della Diocesi di Rimini per la morte di don Giorgio Dell’Ospedale, parroco tenace, che ha donato fino alla fine la sua vita. Siamo sicuri che ora abbraccerà don Oreste in cielo”.  Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII

“Gli amici di Comunione e Liberazione si uniscono al Vescovo e all’intera comunità diocesana nella preghiera per il carissimo don Giorgio Dell’Ospedale, grati per il contributo che ha dato per tanti anni alla nostra storia, a cui ha sempre guardato con stima e affetto. La sua amicizia ha sostenuto tanti di noi ed ora lo accompagniamo in quest’ultimo passo del suo cammino, affinché possa godere definitivamente dell’abbraccio di Cristo nel quale, siamo certi, continuerà a donarsi ai suoi parrocchiani e a tutti coloro che gli sono stati dati. Il Signore, che lo ha chiamato ad essere Suo, porti a compimento l’opera iniziata in lui”. Comunione e Liberazione

“I bambini, i genitori e gli insegnanti, assieme a tutto il personale delle Scuole della Karis foundation, si uniscono all’intera Città di Riccione nella gratitudine e nella preghiera per il carissimo don Giorgio Dell’Ospedale.
Padre e amico di tanti di noi, piccoli e grandi, ci ha sempre sostenuto con passione e affetto, non mancando mai di esprimere pubblicamente la sua stima per la nostra opera educativa, che riconosceva come una dimensione della stessa missione ecclesiale e come contributo laico all’intera società.
Negli ambienti della sua parrocchia e, soprattutto, nella sua amicizia, siamo sempre stati accolti come a casa nostra, incoraggiati e aiutati nei passaggi più impegnativi.
Lo accompagniamo pregando affinché sia accolto nell’abbraccio della Misericordia di Dio, continuando a seguirci con la sua paternità e amicizia”. Le scuole Karis

 

“Non riesco ad immaginare Riccione senza te, caro don Giorgio. Prego per il tuo incontro con il Signore, e per la tua comunità, orfana di un simile padre!” Marina
Eravamo diventati i suoi angeli custodi. Quel gruppetto raccozzato di anarchici, cattolici, comunisti, atei o quant’altro. Ci aspettava alle 6.45 del mattino al porto per fare il solito tragitto assieme. Si parlava di tutto, dalla politica alle donne, sempre ridendo e sempre certi che quello che guardava lui era un bene anche per noi. A prescindere di tutto. salutava tutti, conosceva tutti e quei pochi che non conosceva li salutava comunque”. Stefano
Sei stato un padre. Sei stato una guida. Hai segnato la storia della nostra comunità. Riccione è cresciuta con Te. Riccione è cresciuta anche grazie a Te. Oggi si è spento un faro.
Oggi siamo tutti un po’ più al buio.. Ma, come diresti Tu, non c’è buio per chi torna alla Casa del Signore”. Noi Riccionesi
Ciao Don, grazie della tua inguaribile baldanza e di quella fede schietta e gioiosa con cui ci hai educato in questi 40 anni di vita insieme” Davide
Ciao don, per il funerale ti prometto tutto l’incenso del mondo” Roberto
“l’incontro lungo la strada diventava la passeggiata politica che dava inizio alla nostra giornata, momenti di confronto e scontro, di sorrisi e simpatici sfottò….
ciao Don buon viaggio mi mancherai” Alberto
Le feste, e il gruppo frizzi, i canti, il coro, le gite.. tutto, tutto, facevi con un solo scopo: che la gente potesse sperimentare la bellezza della vita cristiana, e la Sua origine: Gesù.” Cristiano
Nella sua ultima vacanza della parrocchia, cui di solito non partecipavo, mi vide una sera e mi disse: “ti ho già iscritto con tua moglie” e vi partecipai, non sapendo che forse mi voleva con lui per un ultimo tempo insieme” Pier Giorgio
Probabilmente non ti riposerai lassù, perché ci vorrai indicare la strada da percorrere così come hai sempre fatto, con la semplicità di sempre” Riccione Civica

Siamo della parrocchia signora”
“A si chi ragaz ad Don Giorgio??”
“Si signora ci manda lui”
“Antre av irve ‘e cancel”

Noi eravamo suoi, eravamo i ragazzi di Don Giorgio. Era una cosa che ci inorgogliva, che ci dava una appartenenza, una paternità, che ci definiva, che garantiva per noi” Moreno