Rientro in Italia, obbligo di tampone prima di partire o all'arrivo
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza, che contiene misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria e che entra in vigore oggi (8 ottobre). L’ordinanza dispone in particolare l’obbligo di test molecolare o antigenico per chi proviene o ha transitato nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia in alcuni Paesi europei a maggior rischio per Covid-19 e l’obbligo di comunicare l’ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione della Asl.
“Per le persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Belgio, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Ceca e Spagna – recita l’ordinanza – vigono le seguenti misure di prevenzione, alternative tra loro:
- obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell’attestazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;
- obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’Azienda sanitaria locale (ASL) di riferimento; in attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.
Quindi, chi rientra dai Paesi sopracitati, ha due possibilità: la prima è che si sottoponga al tampone nel Paese di provenienza nelle 72 ore prima dell’arrivo in Italia, mentre la seconda è che si sottoponga al tampone in Italia, all’arrivo in aeroporto o entro 48 ore recandosi alla propria Asl, con l’obbligo di restare in isolamento fiduciario fino al momento dell’esito.